Si finge pediatra e rapisce un neonato in ospedale
La donna, 35 anni, è affetta da una profonda depressione per la perdita di un bambino di pochi mesi
Si è finta una pediatra, si è infilata nella stanza in cui il piccolo dormiva e l’ha portato via dalla culla. È successo in Spagna, tra i corridoi dell’ospedale di Guadalajara, dove la donna, 35 anni, con la scusa di dover fare alcune analisi sul neonato, l’ha portato via dalle braccia della madre e ha tentato la fuga.
I fatti, raccontati dai media spagnoli, risalgono al 2 febbraio 2019. Attorno a mezzogiorno, la donna ha indossato un camice ed è entrata nella stanza dei neo genitori del bambino, portandolo via con una scusa banale. I due si sono fidati di quella donna, convinti che fosse un medico dell’ospedale. La coppia, però, dopo una attesa che sembrava essere infinita, ha iniziato a preoccuparsi.
A quel punto i due si sono rivolti a un altro medico, chiedendo spiegazioni. Immediato è scattato l’allarme: quella donna aveva rapito il loro piccolo nato da pochi giorni. Alla base del folle gesto, la depressione profonda di cui la donna soffriva da quando aveva perso un figlio di pochi mesi.
Le forze dell’ordine hanno subito avviato le ricerche e la donna è stata rintracciata e tratta in arresto. Determinante per l’operazione la testimonianza di un farmacista che lavora a pochi chilometri dall’ospedale. A insospettire il farmacista era stato l’evidente nervosismo della donna, entrata nel suo negozio per chiedere latte in polvere e quanto di necessario per un neonato.
Quando i poliziotti hanno raggiunto la casa della donna, anche grazie alle indicazioni di un vicino, hanno trovato la 35enne in lacrime. La donna ha cercato in tutti i modi di negare di aver rapito quel bambino, asserendo di esserne la madre naturale. Prova incontrovertibile, però, è stata l’identificazione numerica del cordone ombelicale del piccolo.
È stato lo stesso papà del neonato a prendere dalle braccia della donna il suo bambino. Alla 35enne sono state messe le manette ai polsi. Il commissario José Arroyo ha parlato di una “vicenda drammatica, ma che per fortuna si è conclusa con un lieto fine”. Un ringraziamento particolare è stato espresso dalla polizia ai cittadini che hanno collaborato attivamente “per risalire alla responsabile del rapimento: se la città è sicura, il merito è anche loro”, ha precisato Arroyo.