Finlandia e Svezia si avvicinano alla Nato: “Decisione nelle prossime settimane”. Mosca minaccia contromisure
Finlandia e Svezia si avvicinano alla Nato: “Decisione nelle prossime settimane”. Mosca minaccia contromisure
La Finlandia e la Svezia si avvicinano sempre più alla Nato, dopo che l’invasione russa dell’Ucraina ha “drammaticamente cambiato la mentalità” nei due paesi nordici, storicamente scettici dell’adesione all’alleanza atlantica. Lo ha evidenziato ieri la prima ministra della Finlandia, Sanna Marin, durante una conferenza stampa a Stoccolma con la sua omologa svedese Magdalena Andersson, in cui ha annunciato che Helsinki prenderà una decisione sull’ingresso alla Nato “nel giro di settimane, non mesi”.
“Penso che la mentalità delle persone in Finlandia, anche in Svezia, sia cambiata e sia stata plasmata in modo molto drammatico dalle azioni della Russia”, ha detto Marin. “Questo è molto chiaro e ha richiesto un processo in Finlandia per discutere delle nostre scelte di sicurezza”, ha aggiunto. Ieri il governo finlandese ha presentato in parlamento un rapporto sul “sostanziale cambiamento” alla sicurezza del paese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, che anticipa l’apertura del dibattito in aula sull’accesso alla Nato, a partire dalla settimana prossima.
Secondo Marin, la Finlandia deve “essere molto franca riguardo alle conseguenze e ai rischi. Ci sono rischi sia a breve che a lungo termine. Questi rischi esistono sia se facciamo richiesta che se non la facciamo”.
In Svezia fonti del partito social-democratico al governo, riportate dal giornale Svenska Dagblatet, hanno affermato che la prima ministra Andersson ha preso la decisione e intende presentare la richiesta di adesione al vertice Nato in programma per il 29 e 30 giugno a Madrid.
“C’è un prima e un dopo il 24 febbraio, il panorama della sicurezza è completamente cambiato”, ha detto ieri Andersson in conferenza stampa. “Data la situazione, dobbiamo davvero pensare a cosa sia meglio per la Svezia e la nostra pace in questa nuova situazione”, ha aggiunto, affermando che “tutto è cambiato” con la decisione di Mosca di invadere l’Ucraina.
Nei due paesi i sondaggi in entrambi i paesi hanno mostrato un forte cambio di tendenza nell’opinione pubblica rispetto al passato, con un largo consenso all’ingresso della Nato in Finlandia, a fronte di una maggioranza più contenuta in Svezia.
Un cambiamento netto rispetto agli scorsi decenni, che avevano visto entrambi i paesi mantenere la neutralità durante la guerra fredda, prima di diventare partner della Nato dopo l’ingresso nell’Unione Europea nel 1995. “La differenza tra essere un partner e un membro è molto chiara e rimarrà tale. Non c’è altro modo per avere garanzie di sicurezza che sotto la deterrenza e la difesa comune della Nato, come garantito dall’articolo 5 dell’alleanza”, ha detto ieri Andersson.
Una presa di posizione che ha irritato il Cremlino, che ieri tramite il portavoce Dmitri Peskov ha previsto misure per “ribilanciare la situazione” nel caso i due paesi aderissero all’alleanza atlantica. Oggi Dmitri Medvedev, attuale vice presidente del consiglio di sicurezza russo, ha detto che la Russia potrebbe schierare armi nucleare nel Mar Baltico in risposta all’adesione dei due paesi. “Non si può più parlare di uno status non-nucleare per il Baltico”, ha dichiarato l’ex presidente russo. “L’equilibrio deve essere ristabilito”.