Filippine, un sindaco è stato ucciso da un cecchino durante una cerimonia pubblica
Il sindaco della città di Tanauan, a sud di Manila, stato raggiunto da un colpo di fucile ed è deceduto durante il trasporto in ospedale
Un sindaco filippino è morto dopo essere stato raggiunto da un colpo di fucile sparato da un cecchino durante una cerimonia pubblica.
L’uomo era noto per aver fatto sfilato alcuni sospetti trafficanti di droga per le strade della sua città , ma era anche accusato di avere egli stesso dei legami con il mondo della droga.
Antonio Halili era il sindaco della città di Tanauan, che si trova nella provincia di Batangas, a sud di Manila.
Dopo essere stato colpito, è morto durante il viaggio verso l’ospedale.
La scena è stata ripresa da uno dei presenti alla cerimonia e postato sui social media.
Nelle riprese, si vede il sindaco Halili e alcuni funzionari pubblici fuori dal municipio mentre cantano l’inno nazionale delle Filippine.
In quel momento, si sente il rumore di uno sparo, la folla inizia a correre in cerca di riparo e la cerimonia si interrompe.
Il capo della polizia delle Filippine, Oscar Albayalde, ha riferito che nessuno dei presenti alla cerimonia ha visto un killer avvicinarsi al sindaco.
In base alle testimonianze, le forze dell’ordine hanno riferito che ad uccidere il sindaco dovrebbe essere stato un cecchino.
“Hanno solo sentito un colpo di pistola, quindi crediamo che si sia trattato di un colpo da cecchino”, ha detto Albayalde in una conferenza stampa, aggiungendo che un’indagine è già in corso.
Il colpo ha raggiunto il cellulare che Halili aveva nella sua giacca, ma è comunque riuscito a penetrare nel petto del sindaco.
“Siamo scioccati, siamo terribilmente dispiaciuti”, ha riferito il vicesindaco Jhoanna Villamor, che si trovava vicino al sindaco la momento dell’attentato.
Il sindaco Halili era diventato una figura controversa nel panorama politico filippino due anni fa, quando aveva costretto alcuni uomini sospettati di essere degli spacciatori a sfilare per la città.
Gli uomini avevano anche indossato dei cartelli che dicevano: “Sono uno spacciatore, non mi emulare”.
I funzionari di polizia, tuttavia, avevano collegato Halili al mondo della droga, un’accusa che il sindaco ha sempre rigettato.
Halili è stato privato dei suoi poteri di supervisione sulla polizia locale nell’ottobre 2017 a causa della proliferazione di droghe illegali nella sua città.