Secondo le autorità filippine l’attentato di Davao sarebbe opera del gruppo Abu Sayyaf
Il gruppo è di ispirazione islamica separatista e ha legami con l'Isis
Secondo la polizia delle Filippine l’attentato avvenuto il 2 settembre in un mercato notturno a Davao, nel sud delle Filippine, in cui sono rimaste uccise 14 persone e oltre 60 ferite, è stato opera del gruppo islamico separatista legato all’Isis Abu Sayyaf.
Il presidente del paese, Rodrigo Duterte, che si trovava nella città al momento dell’attacco – e che per 22 anni ne è stato sindaco – ha dichiarato lo stato i di illegalità nel paese, fatto che permette di usare l’esercito al fianco dei militari per la sicurezza cittadina.
Il presidente ha inoltre cancellato una visita in programma nel vicino stato del Brunei.
Secondo il ministro della Difesa, Delfin Lorenzana, Abu Sayyaf ha realizzato l’attentato dopo aver subito importanti perdite nella sua roccaforte nell’isola di Jolo, distante 900 chilometri da Davao.
Abu Sayyaf è un gruppo di ispirazione islamista, il principale tra quelli che combattono per l’indipendenza della popolazione musulmana presente nel sud delle Filippine, stato a larga maggioranza cattolica.