La donna che ha salvato cento cani dal macello
Yang Xiaoyun ha speso oltre 900 euro per acquistare i cani che altrimenti sarebbero stati macellati, cotti e mangiati al festival della carne di cane a Yulin, in Cina
Yang Xiaoyun, una donna cinese di sessantacinque anni, ha pagato oltre 900 euro per salvare cento cani che altrimenti sarebbero stati uccisi e mangiati in occasione del Yulin Dog Meat Festival. Ogni anno durante il solstizio d’estate, nella città di Yulin, nel sud della Cina, si celebra un festival dedicato alla carne di cane.
La donna è stata fotografata in un mercato mentre acquistava gli animali, che prima di essere macellati vengono tenuti all’interno di gabbie molto strette. La maggior parte della carne di cane proviene da cani randagi o sottratti ai loro padroni.
Secondo i dati di Animals Asia, l’associazione che si impegna a porre fine alla tratta illegale della carne di cane in Cina e Vietnam, durante il festival vengono uccisi circa 2000 animali. Dalla prima edizione del Yulin Dog Meat Festival nel 2009 a oggi sono stati rapiti e uccisi circa 50mila cani.
La piattaforma di petizioni online Change.org ha pubblicato sul suo sito un appello al governo cinese, per interrompere quest’usanza considerata retrograda e crudele. Secondo un rapporto pubblicato sulla piattaforma, tra il 2002 e il 2006 sono stati confermati 338 casi di persone infette da rabbia solo a Yulin, per via del consumo della carne di cane.