Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Un impiegato dell’Fbi ha ammesso di aver lavorato per la Cina

Immagine di copertina

Joey Chun si è dichiarato colpevole di aver girato informazioni sensibili a Pechino per cinque anni. Rischia fino a dieci anni di carcere

Un tecnico elettronico impiegato dell’Fbi si è dichiarato colpevole di aver agito come agente della Cina, ammettendo di aver passato informazioni sensibili ai funzionari di Pechino in numerose occasioni.

Kun Shan Chun, conosciuto anche come Joey Chun, lavorava per l’Fbi sin dal 1997 ed era stato arrestato a marzo, sebbene le accuse contro di lui siano state rese note solo lunedì 1 agosto, quando di fronte alla corte federale di New York l’imputato si è dichiarato colpevole di aver spiato l’Fbi per conto della Cina dal 2011 al 2016.

Tra le informazioni girate ai funzionari cinesi anche l’identità e i piani di viaggio di un agente dell’Fbi, un diagramma organizzativo interno e le foto di alcuni documenti riservati sulle tecnologie di sorveglianza.

“Sapevo che stavo facendo una cosa sbagliata, mi dispiace per le mie azioni”, ha dichiarato Chun, nato in Cina ma cittadino americano naturalizzato.

Il 46enne è stato rilasciato su cauzione dopo l’udienza. In base a un accordo con il procuratore, ha rinunciato al diritto di appellarsi per una pena inferiore ai 27 mesi di reclusione. La sentenza sarà emessa il prossimo 2 dicembre e l’imputato rischia fino a dieci anni di carcere.

“La verità è che Chun ama gli Stati Uniti e non ha mai voluto causare loro alcun danno. Spera di potersi mettere questa vicenda alle spalle e di andare avanti con la sua vita”, ha dichiarato il suo avvocato Jonathan Marvinny.

L’uomo era stato inizialmente arrestato per aver fornito una falsa dichiarazione riguardo i suoi contatti con cittadini cinesi e con un produttore cinese di stampanti. Secondo le accuse mosse allora, Chun doveva svolgere delle ricerche e fornire consulenza alla società.

Successivamente era emerso che la società in questione aveva connessioni a livello governativo con Pechino, e che i genitori di Chun, investitori dell’azienda, lo avrebbero spinto ad agire per suo conto. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?