Scandalo Facebook, Zuckerberg a un passo delle dimissioni
Lo scandalo dei 10mila documenti pubblicati dal Wall Street Journal che denunciavano i rischi delle ricadute sociali della condivisione di contenuti sensibili che ha travolto Facebook questa volta potrebbe avere un epilogo clamoroso. Si fanno sempre più insistenti le voci di possibili dimissioni di Mark Zuckerberg, il fondatore dell’impero costituito nel 2004.
l tema – si legge su Repubblica – non è più: che cosa altro hanno combinato a Menlo Park, il quartier generale in Silicon Valley dove Mark Zuckerberg trasferì la sede di Facebook poco dopo averla creata in un alloggio per studenti dell’università di Harvard. Il tema è: quando e come far dimettere Zuckerberg per salvare l’impero che ha costruito dal 2004 a oggi, aggiungendo Instagram e Whatsapp.
Non è la prima volta – prosegue Repubblica – che se ne parla: dal 2019 ogni tanto rispunta un appello, una petizione online, una protesta. Ma questa volta è diverso. La portata dello scandalo è tale da far apparire la crisi — enorme — seguita alle manipolazioni dei dati degli utenti del social network da parte Cambridge Analytica per far vincere la Brexit e Trump, una banale esercitazione. Anche in questo caso, è stato un “pentito” a innescare le rivelazioni: ma nei Facebook Files non si tratta di uno sviluppatore o di un’esperta di marketing, cioè di figure marginali rispetto a Facebook. Frances Haugen a Menlo Park era un pezzo grosso: 38 anni, aveva lavorato a lungo a Google, firmando anche un brevetto su un algoritmo per modificare i risultati del motore di ricerca, ed era passata a Yelp e Pinterest prima di approdare a Facebook nel 2018 per occuparsi di come contrastare la disinformazione dilagante sui social.