Russia, le rivelazioni dell’ex collaboratore di Putin: “Possibile un golpe entro un anno, il presidente è molto odiato”
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In virtù dell’elevato numero di soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina e delle difficili condizioni di vita del ceto medio nel Paese, aggravate dalle sanzioni internazionali contro il Cremlino, l’ex collaboratore di Vladimir Putin, Abbas Gallyamov, ha affermato che “un colpo di stato militare” sarebbe per lui possibile.
“L’economia russa sta peggiorando – ha detto in un’intervista alla Cnn – e la guerra è persa. Ci sono sempre più cadaveri che tornano in Russia, quindi i russi incontreranno maggiori difficoltà e cercheranno di trovare una spiegazione del perché tutto questo sta accadendo”.
Secondo Gallyamov, che lavorava come scrittore dei discorsi poi letti da Putin, i russi si risponderanno da soli a quella domanda: “Beh, questo è perché il nostro paese è governato da un vecchio tiranno, un vecchio dittatore”.
L’ex speechwriter, ora analista politico, ipotizza una rivolta “nei prossimi dodici mesi” perché “c’è un presidente impopolare davvero odiato a capo del paese e anche la guerra è davvero impopolare, hanno bisogno di spargere sangue per questo”.
È possibile che Putin osteggi le elezioni presidenziali previste tra un anno: “’A giudicare dalle sue azioni, potrebbe davvero annullare le elezioni. Senza vittoria sull’Ucraina, dovrà affrontare i russi in difficoltà. I russi non hanno bisogno di lui se non è forte. Potrebbe davvero dichiarare la legge marziale e annullare la chiamata alle urne”.