Quant’è euroscettica l’Europa?
Una ricerca di Pew research center mostra come l'euroscetticismo sia sempre più diffuso in Europa. I grafici
Mancano meno di 20 giorni al referendum del Regno Unito sulla cosiddetta Brexit e in tutta Europa la discussione sull’euroscetticismo si accende sempre di più. Una ricerca di Pew research center ha preso in considerazione 10 paesi Ue, che da soli rappresentano l’80 per cento del totale della popolazione europea.
Tra i paesi in cui il disincanto verso l’Ue è più preoccupante c’è la Grecia in primis, seguita da Francia, Regno Unito e Spagna. La Polonia ha invece un alto numero di cittadini che guardano con favore all’Ue, seguita dall’Ungheria.
Secondo la stessa ricerca il 42 per cento degli europei vorrebbe che i governi nazionali riprendessero più potere. Inoltre molti cittadini europei, il 70 per cento, vorrebbero che il Regno Unito non lasciasse l’Ue, mentre solo il 16 per cento considera l’eventuale Brexit come positiva.
Secondo la stessa ricerca, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono in media più favorevoli all’Unione europea rispetto alle persone con più di 50 anni.
All’interno del parlamento europeo sono tanti gli eurodeputati appartenenti a partiti o gruppi euroscettici, tra cui Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta o Sinistra Unitaria Europea. Qui la distribuzione dei seggi ai vari partiti del parlamento europeo, con la connotazione politica:
– Sinistra Unitaria Europea/ Sinistra Verde Nordica (sinistra e euroscettici)
– Alleanza di socialisti e democratici (centro-sinistra)
– Verdi/Efa (verdi e nazionalisti)
– Alleanza di liberali e democratici (liberali)
– Partito popolare europeo (centro-destra)
– Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti europei (destra)
– Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta (euroscettici)
– Non iscritti (include molti euroscettici e antieuropeisti)