Euro 2020, Italia attesa a Monaco di Baviera: in città aumentano i casi di variante Delta
Quasi il 25 per cento dei nuovi casi Covid registrati a Monaco di Baviera, dove gli Azzurri giocheranno i quarti di finale di Euro 2020, sono riconducibili al nuovo ceppo del Coronavirus
La variante Delta del nuovo Coronavirus ha preso piede in Baviera e in particolare a Monaco, dove l’Italia giocherà i quarti di finale di Euro 2020. La denuncia arriva da una rete di laboratori locali, preoccupati per il rapido aumento dell’incidenza di questo nuovo ceppo sul numero di casi totali, che però resta ancora contenuto.
La cosiddetta variante indiana, si legge in un articolo della rivista sanitaria tedesca Apotheken Umschau, si sta diffondendo rapidamente nell’area metropolitana di Monaco di Baviera, dove almeno il 24,6 per cento dei nuovi contagi da Covid-19 sono riconducibili al nuovo ceppo.
La testata specializzata, distribuita nelle farmacie tedesche, cita in proposito le analisi condotte da Labor Becker & Kollegen, una rete di laboratori attiva in varie sedi della Germania meridionale e impegnata nel sequenziamento dei campioni Covid. L’istituto ha così rilevato un’accelerazione nella diffusione della variante Delta del nuovo Coronavirus nella capitale bavarese.
Nell’ultima settimana di maggio, tra i tamponi risultati positivi al Sars-CoV-2 a Monaco di Baviera, “solo” il 6,2 per cento era riconducibile alla variante Delta. Un dato salito all’8 per cento tra il 31 maggio e il 6 giugno, all’11 per cento tra l’8 e il 13 di questo mese e arrivato al 24,6 per cento nel periodo dal 14 al 20 giugno.
I risultati hanno portato l’esperto sanitario tedesco Karl Lauterbach, deputato dei socialisti della Spd, a esortare cittadini e autorità a una corsa “sempre più serrata” alla vaccinazione per contenere la cosiddetta variante indiana del Coronavirus. “La corsa alla vaccinazione contro la variante Delta è sempre più fiacca”, ha denunciato su Twitter il parlamentare tedesco, invitando alla cautela sull’allentamento delle restrizioni anti-Covid, soprattutto negli ambienti chiusi.
Vari esperti temono infatti che il nuovo ceppo possa innescare una quarta ondata in Germania e non solo. Secondo l’ultimo rapporto sulle varianti stilato dal Robert Koch Institute, responsabile del controllo e della prevenzione delle malattie infettive nel Paese e parte del Ministero federale della Salute di Berlino, tra il 7 e il 13 giugno il 15 per cento dei campioni positivi al Covid esaminati in Germania era riconducibile alla cosiddetta variante indiana.
La discrepanza tra i dati ufficiali e quelli dei laboratori bavaresi è solo apparente e attribuibile, come riportato dall’Apotheken Umschau, a fattori tecnici. “Il fatto che i laboratori bavaresi Becker & Kollegen siano probabilmente più avanti nell’analisi rispetto al Robert Koch Institute è dovuto, tra l’altro, all’utilizzo di una determinata combinazione di test”.
L’istituto bavarese utilizzerebbe infatti una serie di strumenti “più rapidi” rispetto ai colleghi dell’organismo federale. “Con un approccio simile, lo scorso inverno i laboratori bavaresi hanno potuto osservare la diffusione della B.1.1.7, la cosiddetta variante inglese, con un certo anticipo rispetto ai dati ufficiali”.
“I nostri risultati attuali suggeriscono che la variante Delta si sta già diffondendo”, ha detto alla rivista tedesca il professor Jürgen Durner, specialista in medicina di laboratorio e direttore medico dei laboratori Becker & Kollegen. “Apparentemente sta sostituendo altre varianti del virus”. Secondo l’esperto, il ceppo Alpha, la cosiddetta variante inglese che negli ultimi mesi rappresentava oltre il 90 per cento dei casi di infezione da Sars-CoV-2, “è ormai in declino”.
Il nuovo ceppo pare infatti assai più contagioso. Secondo le stime raccolte nel Regno Unito, dove ieri i contagi sono tornati ai livelli di febbraio, la variante Delta risulta tra il 30 e il 100 per cento più infettivo rispetto al ceppo Alpha precedentemente dominante. “Vista l’estate e la bassa incidenza, i contatti in Germania sono attualmente in aumento e molte restrizioni sono state abrogate”, ha sottolineato Durner. “Per una variante altamente contagiosa questo sviluppo potrebbe essere il terreno ideale per diffondersi rapidamente”.
Inoltre, in Germania sono state vaccinate meno persone che nel Regno Unito ed Euro 2020 di certo non aiuta. “Poiché la maggior parte delle persone anziane è ormai vaccinata e quindi in una certa misura protetta, la variante Delta può diffondersi soprattutto tra i più giovani, alcuni dei quali, vista l’estate e gli Europei di calcio, spesso non rispettano più alcun distanziamento”.
Nonostante la preoccupazione per la diffusione del nuovo ceppo, va notato come la curva epidemiologica sia ancora in calo in Germania. Attualmente, il Robert Koch Institute rileva un’incidenza settimanale di circa 7 contagi ogni 100mila abitanti in Baviera e di 5,7 nell’intero Paese. La città di Monaco ha un’incidenza settimanale pari a 17 casi, ben al di sotto della soglia di rischio di 50.