Esplosioni in un deposito di armi in Ucraina hanno causato l’evacuazione di 20mila persone
Gli incidenti hanno riguardato la base di Balakliya, ma non si registrano feriti
Una serie di esplosioni in un deposito di armi in Ucraina orientale ha causato l’evacuazione di 20mila persone. La base si trova a Balakliya, nei pressi della città di Kharkiv, a circa cento chilometri dalla posizione dei separatisti filo-russi.
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Nel deposito che occupa una superficie di 350 ettari c’erano tonnellate di munizioni, compresi missili e artiglieria. L’evacuazione ha riguardato i vicini villaggi per un raggio di 10 chilometri secondo quanto riferito l’agenzia di stampa Interfax che ha riportato le parole del presidente Poroshenko.
Le armi erano usate per rifornire i militari impegnati nella zona di Luhansk e Donetsk. Il ministro della Difesa Stepan Poltorak ha comunicato che le motivazioni dell’incidente sono oggetto di indagine e non si esclude che un drone possa aver rilasciato un dispositivo esplosivo. Poltorak ritiene che l’esercito russo o i ribelli separatisti potrebbero essere responsabili degli incidenti.
Il ministro ha riferito di non avere notizie su persone rimaste ferite nelle esplosione né tra i civili, né tra i militari. Lo spazio aereo nel raggio di 50 chilometri da Balakliya è stato chiuso.
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