Turchia, esplosione durante una festa di nozze a Gaziantep
Cinquantuno le vittime e oltre 90 i feriti, soprattutto donne e bambini. L'attentatore è un bambino di età compresa tra i 12 e i 14 anni, secondo il presidente Erdogan
Nella notte di sabato 20 agosto, un’esplosione durante una festa di nozze che si stava svolgendo all’aperto nella città turca di Gaziantep, ha ucciso almeno 51 persone e ne ha ferite oltre 90, ma il bilancio delle vittime potrebbe salire. Lo hanno reso noto le autorità turche. L’attacco è avvenuto in una zona popolata da studenti universitari ed è stata avvertita in tutta la città.
L’attentatore suicida ad aver compiuto la strage è un bambino di età compresa tra i 12 e i 14 anni, secondo quanto ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, che aveva puntato il dito contro l’Isis affermando che “i terroristi non possono sopraffare la Turchia e cercare di provocare il popolo puntando sulla sensibilità etnica e settaria, essi non prevarranno. Non c’è differenza tra il Pkk, l’organizzazione terroristica di Gulen e l’attacco terroristico potenzialmente dell’Isis a Gaziantep”.
Gaziantep si trova vicino al confine siriano ed è noto per la presenza di alcune cellule dell’Isis. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AFP, l’esplosione è avvenuta in una parte della città caratterizzata da una folta presenza curda, ma al matrimonio preso di mira non c’erano invitati curdi.
Le immagini diffuse sui social network mostrano donne e bambini con il volto coperto di sangue, la sala completamente distrutta con sedie e tavoli finiti in strada, decine di ambulanze e tanti corpi a terra. Un’esplosione così forte, ha detto un cronista del posto, da essere udita da un capo all’altro della città di oltre un milione e mezzo di abitanti.
Over 20 killed, 90 injured in suicide attack at Gaziantep wedding party *GRAPHIC* https://t.co/Cr5QlqAwTM pic.twitter.com/hQ3FmbaOyH
— Ruptly (@Ruptly) 21 agosto 2016
Il primo a parlare di un kamikaze è stato un deputato del Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp), ma poco dopo anche il viceministro Mehmet Simsek ha affermato che tutto lascia pensare a un attentato suicida. “Si tratta di un attacco barbarico, tutti i gruppi terroristici, il Pkk, l’Isis e il movimento di Gulem, stanno prendendo di mira la Turchia, ma con la volontà di Dio, li sconfiggeremo”