L’esercito turco si è scontrato con i miliziani dell’Isis in Siria
Un soldato turco e 23 combattenti estremisti sono rimasti uccisi nelle operazioni condotte dai Turchi contro il sedicente Stato islamico
L’esercito della Turchia si è scontrato con le forze dell’Isis sul territorio siriano, provocando la morte di un soldato turco e di 23 jihadisti.
Nel corso delle ultime 24 ore, altri tre soldati turchi sono rimasti feriti nello scontro nei pressi del villaggio di Ziyara, secondo quanto riferito dai militari turchi.
Le forze armate turche sono impegnate in Siria nell’operazione Eufrate Shield (scudo dell’Eufrate) lanciata da Ankara contro il sedicente Stato islamico.
L’ingresso delle truppe turche nel paese vicino ha sollevato timori di un ulteriore recrudescenza del conflitto nella regione. Ma la Turchia sostiene che i suoi sforzi per contrastare i miliziani dell’Isis siano conformi al diritto internazionale, dal momento che si tratterebbe di autodifesa dopo mesi di attacchi missilistici e colpi di mortaio lanciati verso le sue città lungo il confine turco-siriano.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiarito inoltre che le forze turche sono in Siria per evitare che la milizia curdo-siriana, sostenuta dagli Stati Uniti, che combatte sia le forze filogovernative che i miliziani dell’Isis, espanda il suo controllo sul territorio.
Intanto, l’agenzia di stampa curda Hawar ha riferito che 18 civili turchi sono rimasti uccisi in presunti raid aerei della Turchia nel nord della Siria. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha invece reso noto che le vittime sarebbero 19, inclusi 3 bambini, e che il bombardamento ha colpito il villaggio a maggioranza curda di Thulthana o Tell Tana, situato nell’area controllata dall’Isis.