L’esercito pakistano ha ucciso 100 jihadisti dopo la strage in un tempio sufi
Il bilancio delle vittime dell'attentato rivendicato dall'Isis è salito a circa un centinaio, tra di loro decine di bambini
L’esercito pakistano ha ucciso almeno cento sospetti terroristi, e ne hanno arrestati 47, in diversi raid in tutto il paese dopo l’attentato suicida al tempio sufi di Lal Shahbaz Qalandar, a Shewan, nella provincia meridionale di Sindh. In un primo momento si era parlato di 39 miliziani uccisi, ma fonti dell’esercito, riportate dal quotidiano The Indipendent, hanno aggiornato il bilancio delle vittime dei raid. Nella strage rivendicata dall’Isis sono morte circa cento persone, tra cui decine di bambini.
Mercoledì 15 febbraio 2017 un attentatore suicida si è fatto esplodere all’esterno di un ufficio governativo uccidendo cinque persone, a Peshawar. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo Jamaat-ur-Ahrar, una fazione dei Taliban ed è avvenuto nella cittadina di Ghalanai.
Due giorni prima, una potente bomba è esplosa durante una protesta nella città orientale di Lahore, uccidendo almeno 11 persone e ferendone decine.
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