“L’Europa rischia di precipitare nel totalitarismo”
L'intervista a Adam Michnik, ex oppositore al regime comunista polacco "Ogni Paese d'Europa ha il Salvini che si è meritato. La politica di quei personaggi porta alla distruzione dell'Europa"
L’Europa secondo l’intellettuale polacco si avvia verso il totalitarismo
Adam Michnik, intellettuale polacco e fondatore del quotidiano Gazeta Wyborcza, parla della crescente tendenza autoritaria che si sta affermando in Europa e in Italia: “Ogni Paese d’Europa ha il Salvini che si è meritato. La politica di quei personaggi porta alla distruzione dell’Europa come comunità fondata su libertà, Stato di diritto, sicurezza”, afferma. Secondo lo studioso nella fase politica attuale emergono delle somiglianze con i regimi totalitari del passato e ne spiega il perché in una lunga intervista su Repubblica del 31 luglio.
Michnik è stato uno dei principali oppositori al governo comunista polacco. Dopo la Caduta del muro di Berlino sostenne il sindacato di opposizione Solidarność, il cui leader Lech Wałęsa vinse le elezioni nel 1990.
Per questa ragione il giornalista-filosofo è da sempre scettico verso qualsiasi forma di potere autoritario e si dice preoccupato per il nostro Paese. Punta il dito in particolare contro il vice-premier leghista Matteo Salvini: “Salvini di sicuro col suo progetto mira ben più in alto che alla situazione italiana attuale. Non f ala stessa politica di Kaczynski od Orbàn, ma molte scelte sono simili. E di alcune sue frasi si vergognerebbe anche Mussolini”.
Poi riferendosi ancora ai leader di estrema destra europea (Salvini, Orbàn e Le Pen) torna al paragone della situazione attuale con il fascismo degli anni Trenta: “Nemo profeta in patria (nessuno può essere profeta in patria), ma la loro retorica è molto rischiosa. Disprezzo per valori etici e democratici, minoranze, cult della personalità e grinta mi fanno pensare agli anni Trenta. Sono convinti che il futuro appartenga a loro”.
Secondo Michnik in tutta Europa “si stanno facendo passi importanti dall’autoritarismo al totalitarismo”. E fa un confronto anche con il periodo del comunismo in Polonia.
Il concetto di totalitarismo
Il concetto di totalitarismo, esteso non solo ai regimi nazisti e fascisti ma anche allo Stato di tipo comunista, fu utilizzato per la prima volta dalla filosofa tedesca Hanna Arendt che teorizzò questa nozione nel suo libro del 1948 Le origini del totalitarismo, individuando paradigmi comuni alle tre forme di Stato. Il modello totalitario aspira al “dominio totale” sulle persone, e al “dominio globale” a livello planetario. Suoi elementi fondanti sono l’ “ideologia” che interpreta la storia in maniera assoluta e il “partito unico”.
Questa teoria ha suscitato accesi dibattiti anche in Italia. La validità del concetto di “totalitarismo” è stata contestata in particolare dallo studioso Domenico Losurdo che nel saggio Per una critica della categoria di totalitarismo del 2006 ha ritenuto “impropria” l’identificazione dei regime nazista e fascista con quello comunista.