Generazione Erasmus: tutto quello che avreste sempre voluto sapere
Sei grafici per spiegare il fenomeno Erasmus, che dal 1987 a oggi ha permesso a più di 3 milioni di studenti di andare fuori dal proprio paese
Hanno vissuto minimo quattro mesi all’estero, parlano due o tre lingue, vanno a trascorrere almeno un paio di weekend l’anno dai loro amici sparsi per l’Europa, nella loro home page di Facebook compaiono post in tutte le lingue: sono la generazione Erasmus. I più vecchi di loro hanno già una quarantina d’anni, i più giovani di loro in questo momento si trovano a Madrid, Bratislava o Helsinki.
Con un budget totale di 3,1 miliardi di euro, il programma Erasmus ha già permesso a 3,3 milioni di studenti di tutta Europa di andare a studiare all’estero. Nel 1987 erano solo 3244 gli studenti, provenienti da 11 paesi, ad aver preso parte al programma. Ventisette anni dopo, i paesi coinvolti sono diventati 34 (i 28 membri Ue più Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Turchia e Macedonia).
Nel solo biennio 2013-2014 il budget destinato al programma è stato di 580 milioni di euro, la quota più alta di sempre. Nello stesso biennio, l’ultimo di cui la Commissione europea fornisce dati completi, 272mila studenti sono partiti per studiare in un paese diverso dal loro.
I DATI RELATIVI ALL’ITALIA – Nel 2007 erano 18.364 gli studenti italiani in partenza per un paese estero, nel 2014 sono diventati 26.331. Sempre nel 2007 gli studenti stranieri venuti a studiare in Italia erano 16.261, mentre nel 2014 sono saliti a 20.204.
I cinque paesi più richiesti dagli studenti italiani sono la Spagna, la Francia, la Germania, il Regno Unito e il Portogallo. Gli studenti che in maggior numero vengono a studiare in Italia sono spagnoli, francesi, tedeschi, turchi e polacchi.
Le università da cui partono più studenti sono nell’ordine l’Alma Mater Studiorum di Bologna, la statale di Padova, La Sapienza di Roma, l’università statale di Torino e quella di Milano. Gli atenei che invece ricevono più studenti dall’estero sono l’Alma Mater Studiorum, la Sapienza di Roma, la statale di Firenze, il Politecnico di Milano e la statale di Padova.
Nell’ultimo biennio preso in considerazione, 2013-2014, il paese più attivo, sia a livello di studenti in uscita che di studenti ospiti, è la Spagna, seguita da Francia, Germania, Italia e Regno Unito.
I paesi che hanno usufruito meno del programma sono stati invece Macedonia, Cipro, Malta e Islanda. I valori sono in termini assoluti e risentono perciò della grandezza della loro popolazione.
La durata media del programma è di 5,8 mesi ed è un dato costante negli ultimi dieci anni. La borsa di studio media mensile a cui ogni studente ha diritto ammonta a 274 euro.
I dati sono forniti dai rapporti annuali della Commissione europea
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