Usa, Trump minaccia di non accettare il risultato delle elezioni. Bannon: “Ci sarà una guerra civile”
Usa 2020, Trump e Bannon minacciano la guerra civile in caso di sconfitta alle elezioni
Trump e Bannon minacciano la guerra civile in caso di sconfitta alle elezioni Usa, che si terranno a novembre 2020. Il presidente e il suo ex consigliere, infatti, hanno entrambi evocato scenari “apocalittici” qualora il tycoon non dovesse essere riconfermato alla guida della Casa Bianca. Alla domanda di un giornalista su come si sarebbe comportato in caso di vittoria di Biden, infatti, Trump ha di recente risposto: “Abolite le schede per corrispondenza e tutto sarà pacifico. Non ci sarà trasferimento dei poteri, francamente, ci sarà continuità”. Già da diversi mesi, infatti, il presidente uscente parla di possibili brogli alle elezioni presidenziali da parte dei democratici. Alla convention repubblicana, Trump aveva affermato: “L’unico modo per cui non vinceremo è solo se faranno brogli elettorali, e noi vinceremo”.
Opinione condivisa anche da Steve Bannon, ex consigliere della Casa Bianca, che ha profetizzato: “Ci sarà l’equivalente di una guerra civile, che comincerà la sera del 3 novembre, quando si rifiuteranno di dichiarare Trump presidente”. Bannon lo ha dichiarato a un seminario il cui titolo non lascia spazio a interpretazioni: “I democratici stanno rubando queste elezioni”. Secondo l’ex stratega di Trump, recentemente arrestato con l’accusa di frode, i democratici intendono manipolare le elezioni presidenziali attraverso il voto postale. “Il Covid è stato creato dal Partito comunista cinese, e i democratici pensavano che li avrebbe fatti vincere. Durante le primarie però si sono accorti che avevano terrorizzato così tanto i loro elettori, da rischiare la sconfitta. Il 69%, infatti, non vuole andare ai seggi. Allora hanno pensato questo complotto per rubare le elezioni, basato sul voto postale, inviando tra 60 e 80 milioni di schede da manipolare”.
“Hanno già assunto 800 avvocati guidati da Eric Holder, ministro della Giustizia con Obama, e presentato oltre 200 cause, per cambiare le leggi elettorali ed eliminare i limiti alla conta dei ballot spediti. Se l’8 dicembre Biden non avrà un vantaggio sufficiente per vincere la votazione del 14 dicembre nel Collegio Elettorale, faranno scegliere il presidente a Nancy Pelosi, quando il Congresso si riunirà il 6 gennaio” ha aggiunto Bannon.
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