In Serbia si stanno tenendo le elezioni presidenziali
Il favorito è Aleksandar Vucic, l'attuale premier che secondo i sondaggi potrebbe ottenere consensi superiori al 50 per cento
Si tengono oggi, 2 aprile 2017, le elezioni presidenziali in Serbia. Si tratta dell’undicesima tornata elettorale da quando il paese è diventato una repubblica indipendente nel 1990. Il mandato presidenziale dura 5 anni e il sistema elettorale prevede un ballottaggio. Il secondo turno è fissato per il 16 aprile 2017. I votanti registrati sono circa 6,7 milioni.
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Il favorito è Aleksandar Vucic, l’attuale premier che secondo i sondaggi potrebbe ottenere consensi superiori al 50 per cento. Il leader del partito di maggioranza Sns e candidato dello schieramento governativo potrebbe farcela addirittura al primo turno.
In tutto sono 11 i candidati, ma solo in tre o quattro possono sperare di arrivare al ballottaggio del 16 aprile, tra cui l’ex ministro degli esteri Vuk Jeremic, Sasa Jankovic e il leader ultranazionalista Vojislav Seselj, leader del Partito radicale (Srs), che è stato assolto nei mesi scorsi dalle accuse di crimini di guerra dal Tribunale dell’Aja (Tpi).
La novità di questa elezione è Luka Maksimovic, uno studente 25enne che all’inizio si era candidato per scherzo. Luka aveva preso le sembianze di un politico della peggiore specie e aveva iniziato la sua personale e satirica campagna elettorale. Indossando un completo bianco, un paio di mocassini e un enorme orologio, era andato in giro per le strade di Mladenovac, a promettere occupazione e soldi a chi gli avesse assicurato il voto.
Giornata di voto anche in Kosovo dove sono stati allestiti 90 seggi per i serbi con diritto di voto, che sono circa 106 mila. Duemila gli osservatori interni e 126 quelli stranieri inviati soprattutto da Osce, Unione Europea e Consiglio d’Europa per monitorare le elezioni presidenziali.
La possibile vittoria di Vucic ha riportato all’attenzione dell’elettorato la sua azione come ministro dell’Informazione durante l’era Milosevic. Negli anni Novanta l’attuale candidato alla presidenza sostenne la soppressione della libertà di stampa. Vučić è uno dei leader del partito ultranazionalista serbo e probabilmente la sua azione politica è ancora impregnata della retorica del 1990. Se dovesse diventare presidente, Vučić potrà decidere il primo ministro, controllare la magistratura e il sistema elettorale.
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