Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Elezioni Israele 2019 chi ha vinto: i risultati, partito per partito. Testa a testa tra Netanyahu e Gantz

Immagine di copertina

Elezioni Israele 2019 chi ha vinto: i risultati, partito per partito

Chi ha vinto le elezioni 2019 in Israele e quali sono stati i risultati partito per partito? Ieri, 17 settembre 2019, si sono tenute le elezioni parlamentari 2019 in Israele. I cittadini dello Stato ebraico sono stati chiamati alle urne a brevissima distanza dalle elezioni precedenti, che avevano sancito l’impossibilità di formare un governo stabile, a causa dell’elevata frammentazione dei seggi.

I sondaggi pubblicati prima delle elezioni davano un sostanziale testa a testa tra il Likud di Benjamin Netanyahu e Blu e Bianco, la coalizione centrista di Benny Gantz. Dati successivamente confermati anche dagli exit poll e dai primi dati reali. Secondo i media locali, con il 91 per cento voti delle schede scrutinate, la coalizione di centrosinistra sarebbe avanti con 59 seggi contro i 53 del centrodestra. Per avere la maggioranza, però, occorrono almeno 61 seggi: ecco perché l’Israel Beiteinu del leader Avigdor Lieberman potrebbe risultare decisivo per la formazione di un governo, così come l’Alleanza dei partiti arabo-israeliani.

A tal proposito, il leader Ayman Odeh, che in mattinata ha avuto un colloquio telefonico con Gantz, ha affermato che “è possibile che indicheremo al presidente Reuven Rivlin, Blu-Bianco di Benny Gantz”. “Vogliamo sostituire Netanyahu” ha poi aggiunto Odeh.

Dopo l’arrivo dei primi dati, Gantz, che avrebbe chiamato anche il leader dell’Alleanza dei partiti arabo-israeliani per concordare un incontro, ha affermato la necessità di formare un “governo allargato per riportare la società israeliana sulla retta via. Nei prossimi giorni parlerò con Lieberman”.

Il premier uscente Netanyahu, dal canto suo, ha affermato che Israele “ha bisogno di un governo stabile, forte e sionista”.

Il sistema elettorale israeliano è un proporzionale puro, che grande spazio alle minoranze, che negli ultimi anni sono state ago della bilancia fondamentale nella formazione dei governi.

Qui di seguito la ripartizione dei 120 seggi della Knesset, in base ai risultati delle elezioni in Israele 2019:

Likud: 31 seggi

Kahol Lavan (Blu e Bianco): 33 seggi

Alleanza dei partiti arabo-israliani (Balad, Hadash, Ta’al e Lista Araba Unita): 13 seggi

Israel Beiteinu: 8

Yamina (Nuova destra e Casa ebraica): 7

Giudaismo Unito nella Torah: 8

Shas: 9

Democratic union (Meretz, Democratic Israel, Labor): 5

Labor-Gesher: 6

Elezioni Israele 2019: i partiti

Una breve descrizione di ciascun partito politico, dopo i risultati alle elezioni 2019 in Israele:

Blu e bianco

Lista formata dai partiti di Israeli Resilience, Yesh Atid e Telem. È una nuova coalizione di centro guidata dall’ex generale Benny Gantz (qui il suo profilo) e nata in opposizione al partito del premier uscente Netanyahu. Propone il riconoscimento degli stessi diritti ai cittadini arabi e la leva obbligatoria per gli ultraortodossi.

Likud

Partito di destra guidato dal premier uscente Benjamin Netanyahu (qui il suo profilo), al governo dal 2009. Al centro del suo programma elettorale vi sono il sostegno agli insediamenti nei Territori occupati, la privatizzazione dell’economia e una politica forte contro i palestinesi.

La Nuova Destra

Movimento di destra capeggiato da Naftali Bennett e Ayelet Shaked si rivolge a quella parte della popolazione che si oppone con maggiore forza alle rivendicazioni dei palestinesi e promuove la crescita degli insediamenti.

Jewish Home-Jewish Power (Yamina)

Unione di due partiti sionisti, nazionalisti e conservatori dell’estrema destra che hanno promesso di eradicare completamente il “problema palestinese”.

Israel Beiteinu

È il partito che rappresenta gli interessi degli immigrati russofoni. Si concentra principalmente sul tema della sicurezza. Il risultato alle elezioni in Israele 2019 è fondamentale per capire con chi potrà allearsi il Likud.

Kulanu

Partito di centro-destra che mira a ridurre il costo della vita in Israele.

Zehut

Partito liberale, promuove le libertà individuali, chiede la liberalizzazione della cannabis ed è a favore di un controllo totale di Israele sui Territori occupati.

Labor

Principale partito di sinistra del paese di ispirazione socialista e sionista rappresentato da Avraham Gabbay.

Meretz

Movimento considerato di estrema sinistra nel panorama israeliano, si colloca tra i partiti sionisti e supporta il raggiungimento di un accordo per la creazione di uno Stato palestinese.

United Torah Judaism

Partito che raccoglie i voti degli ebrei haredim (forma conservatrice ultra ortodossa dell’ebraismo), si oppone alla coscrizione obbligatoria.

Shas

Partito sefardita, si batte per i diritti degli ebrei provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente.

Hadash-Taal

Coalizione di due partiti arabi, chiede la creazione di uno Stato palestinese e pone al centro della sua agenda i diritti della minoranza araba.

Balad-Raam

Altra coalizione araba, sostiene l’idea di uno Stato israeliano secolare in cui i cittadini abbiano gli stessi diritti a prescindere dalla religione. È favorevole alla creazione di uno Stato palestinese.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi
Ti potrebbe interessare
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Gli Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev