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Home » Esteri

Le elezioni in Iran 2016 – LIVE

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Tutti gli aggiornamenti sulle elezioni in corso in Iran per il rinnovo del parlamento e dell'assemblea degli Esperti

La coalizione formata dai riformisti e moderati vicini al presidente iraniano Hassan Rouhani ha ottenuto una vittoria schiacciante a Teheran, nelle prime elezioni legislative indette dopo la firma dell’accordo sul nucleare e il conseguente abbattimento delle sanzioni occidentali.

Con il 90 per cento delle schede scrutinate, la Lista della Speranza formata da esponenti dell’ala riformista e moderata ha ottenuto 30 seggi su 30 nel collegio della capitale iraniana. 

Fuori da Teheran, su 260 seggi parlamentari dei 290 complessivi, ne sono stati assegnati 104 così ripartiti. 

– 38 sono andati alla lista dei candidati conservatori;

– 30 alla Lista della Speranza;

– 36 sono andati alla lista indipendente

– 31 sono ancora da assegnare dopo un secondo turno di votazione previsto tra fine aprile o maggio; 

(Il presidente Hassan Rouhani)
Alle 11:45 ora locale (le 20.15 ora italiana) si sono chiusi i seggi elettorali. Il voto è stato prorogato più volte a causa della massiccia affluenza di voto. Il ministro degli Interni iraniano ha dichiarato che circa il 70 per cento dei cittadini aventi diritti di voto avevano votato nella giornata di venerdì. 

Lo spoglio delle schede elettorali è già cominciato e i primi risultati saranno annunciati sabato. Come ha precisato il funzionario iraniano, prima si procederà allo spoglio delle schede relative all’assemblea degli Esperti e poi a quelle per l’elezione del Parlamento. 

Sono 4844 i candidati per un seggio in parlamento, tra loro 500 sono donne, mentre altri 159 concorrono per gli 88 seggi dell’assemblea degli Esperti, che si rinnova ogni otto anni. 

Per il momento, il ministero dell’Interno iraniano ha fatto sapere di aver conteggiato il 25 per cento delle schede elettorali, ma per un quadro preciso occorrerà attendere fino a lunedì. 

Il ministro degli Interni iraniano, Abdolreza Rahmani Fazli, ha annunciato di voler prolungare l’apertura dei seggi elettorali di due ore. Le urne chiuderanno alle 20:00 di sera (ora locale). I primi risultati parziali sono attesi entro 24 ore dopo la chiusura dei seggi. 

Inizialmente la chiusura delle urne era prevista per le 18:00 (ora locale).

I media locali parlano di un’affluenza massiccia alle urne.”Fortunatamente, gli iraniani sono persone ancora presenti sulla scena politica del paese, con fervore ed emozione”, ha detto il religioso Kazem Seddiqi in un discorso ai fedeli durante la preghiera del venerdì nella capitale iraniana. 

Seddiqi ha aggiunto che “l’alta affluenza alle urne è una manifestazione della fermezza e della fedeltà del popolo iraniano alla costituzione islamica e ai principi della rivoluzione islamica”. 

Sulla stessa linea anche il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif  che si è recato alle urne nella mattina di venerdì e ha elogiato la partecipazione massiccia alle urne da parte dei cittadini iraniani. “Il popolo ha dimostrato ancora una volta di essere fedele alla costituzione islamica. Queste elezioni sono difatti una manifestazione di democrazia religiosa”, ha aggiunto il ministro. 

(Qui sotto il ministro degli Esteri iraniano inserisce la sua scheda elettorale nell’urna)

Alle 8:00 ora locale (le 4.30 in Italia) sono stati aperti i 53 mila seggi elettorali dislocati in tutte le città dell’Iran. Già nelle prime ore della mattinata, come i media locali hanno riferito, si sono costituite lunghe file di persone in attesa davanti alle urne. 

Le principali agenzie di stampa iraniane hanno riferito di un’alta affluenza ai seggi elettorali. Su 80 milioni di cittadini iraniani, sono all’incirca 55 milioni gli aventi diritto di voto. 

Gli iraniani voteranno contemporaneamente sia per il rinnovo dei 290 seggi del parlamento (majlis) sia per il rinnovo dell’Assemblea degli esperti, organo clericale cui spetta il compito di nominare il successore della Guida Suprema, carica attualmente ricoperta dall’Ayatollah Alì Seyyed Khamenei. 

La Guida Suprema è intervenuta nei giorni precedenti, invitando gli iraniani a recarsi al voto in un momento storico importante per il paese, impegnato quest’ultimo verso la ricostruzione della sua economia nazionale e verso una stabilizzazione delle relazioni con il mondo esterno. 

Nel suo intervento, il leader religioso ha sottolineato l’importanza di recarsi alle urne: “Le elezioni sono sempre importanti, ma in certi frangenti hanno più importanza. Il voto è un diritto e anche un dovere”. 

L’Ayatollah Khamenei ha votato nelle prime ore della mattinata di venerdì in un seggio elettorale al centro di Teheran. 

Il voto è visto come un referendum sulle politiche del presidente moderato Hassan Rouhani, alla guida della Repubblica Islamica dal 2013. La sfida elettorale è entrata nel vivo a partire da giovedì 18 febbraio, con l’inizio ufficiale della campagna elettorale che in Iran dura sette giorni. A Teheran molti elettorali hanno salvato l’elenco dei loro candidati preferiti sui loro telefoni cellulari e li hanno usati per trascrivere i loro nomi sulle schede elettorali. 

Quest’anno i colori che contraddistinguono i sostenitori riformisti e moderati dai conservatori sono il blu per i primi e il giallo per i secondi. 

(Qui sotto una donna con indosso un hijab di colore blu distribuisce i manifesti dei candidati riformisti durante la campagna elettorale)


Giovedì 18 febbraio, con l’inizio ufficiale della campagna elettorale, anche il presidente iraniano Hassan Rouhani ha esortato i cittadini iraniani a recarsi alle urne. “Mardome aziz! Iran be raaie shoma niaz darad” ossia “caro popolo l’Iran ha bisogno del vostro voto”, ha dichiarato Rouhani. 

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