Perché è importante votare alle elezioni europee 2024
Perché è importante votare alle elezioni europee 2024
Dal 6 al 9 giugno 2024 i cittadini dei Paesi dell’Unione europea saranno chiamati al voto per eleggere i Membri del Parlamento Europeo, i propri rappresentanti. In quei giorni saremo quindi chiamati ad esprimere il nostro voto. Una volta eletti i nostri rappresentati, insieme ai governi dei paesi dell’Unione Europea, avranno il compito di creare e approvare tutte le nuove disposizioni che regolamentano la vita dei cittadini dell’UE in diversi ambiti come il sostegno all’economia, la lotta contro la povertà, al cambiamento climatico nonché le questioni legate alla sicurezza.
Ma perché è importante votare alle elezioni europee 2024? La democrazia è preziosa e non possiamo darla per scontata. Mai. Il diritto di voto è una delle forme di libertà individuale più importanti che abbiamo conquistato nel corso della nostra storia e una delle massime forme d’espressione democratica. Dà voce alle nostre idee e garantisce che la nostra voce sia ascoltata. Ora, come in passato, è fondamentale per il nostro continente e le nostre democrazie restare unite e compatte per il bene di tutti i cittadini e del nostro futuro. In un mondo sempre più globalizzato, nel quale le nostre connessioni oltre confine sono fitte quanto mai in passato, esistono problemi che, semplicemente, non possiamo risolvere isolatamente. Ecco perché dal 6 al 9 giugno 2024 sarà importantissimo esprimere il nostro voto.
E’ quindi arrivato il momento di dare seguito a quanto avvenuto alle elezioni del 2019 in cui, dopo anni di bassa partecipazione, votarono il 50,62 per cento dei cittadini europei. Il miglior risultato in termini di partecipazione dal 1994 che ora bisogna migliorare. Una possibilità concreta dato che le elezioni 2024 rappresenteranno tra l’altro una sorta di esperimento dato che cinque paesi comunitari porteranno alle urne anche i sedicenni. A Malta, Austria e Grecia (dove si può votare a partire dai diciassette anni), si sono aggiunti Germania e Belgio, con l’obiettivo del Parlamento europeo di migliorare l’affluenza giovanile dell’ultima tornata del 2019 quasi al 42 per cento. Una conquista per molte organizzazioni giovanili, che ora vorrebbero vedere il cambiamento esteso a tutta Europa “perché i giovani devono essere ascoltati”, dice Kristof Papp dello European Youth Forum. E allora, cosa aspettate? Tutti a votare.