Elezioni in Canada 2019, i risultati del voto: vince Trudeau ma non avrà la maggioranza
I canadesi alle urne per il rinnovo dei 338 seggi della House of Commons, l'unica camera elettiva del Paese. Il voto visto come un referendum sul premier uscente
Elezioni Canada 2019, i risultati del voto: chi ha vinto
I liberali di Justin Trudeau vinceranno ma non conquisteranno la maggioranza, e il premier uscente dovrà formare un governo di minoranza: è questo il risultato delle elezioni in Canada, dove ieri, lunedì 21 ottobre 2019, si è votato per la Camera dei Comuni, la camera bassa del parlamento nazionale e l’unica ad essere elettiva come avviene nel sistema britannico.
Secondo le proiezioni della tv pubblica canadese Cbc i liberali di Trudeau conquisteranno 158 dei 338 seggi della House of Commons, 26 in meno rispetto al 2015 e sotto la soglia di maggioranza, che è fissata a quota 170. Nelle precedenti elezioni il partito del premier uscente aveva conquistato 184 deputati. I liberali invece avranno 119 seggi, 22 in più.
Nelle proiezioni i conservatori di Andrew Scheer vincono di un soffio il voto popolare con il 34,1 per cento dei consensi, contro il 33,5 per cento dei liberali di Trudeau. Alla vigilia delle elezioni i sondaggi indicavano un testa a testa tra i due partiti. Nel 2015 i liberali erano arrivati al 39,5 per cento, i conservatori al 31,9 per cento.
Alle elezioni in Canada 2019 si registra poi un exploit del Bloc Quebecois e un flop del Nuovo Partito Democratico. Il partito separatista che si è presentato solo in Quebec, sempre secondo le previsioni della Cbc, ha più che triplicato il numero dei seggi, da 10 a 32, diventando il terzo partito. Il Ndp invece si è quasi dimezzato: da 40 a 23. I Verdi guadagnerebbero un seggio salendo a quota 4.
Si è subito complimentato con Trudeau il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Congratulazioni a Justin Trudeau per una vittoria meravigliosa e molto combattuta. Il Canada sarà ben servito. Non vedo l’ora di lavorare con te per il progresso di entrambi i nostri Paesi”, ha twittato.
La campagna elettorale: un referendum su Trudeau
Il Canada, monarchia costituzionale con 37 milioni di abitanti, secondo Paese più grande al mondo dopo la Russia, è tornato al voto dopo 4 anni di governo del premier progressista 43enne Justin Trudeau, l’anti Trump per antonomasia.
Le urne sono rimaste aperte per 12 ore, nei sei differenti fusi orari che copre la nazione. Le ultime province a chiudere i seggi sono state la British Columbia e lo Yukon territory, sul Pacifico. Alle urne sono andati 27 dei 37 milioni di abitanti, mentre 4,7 milioni avevano già espresso la loro preferenza con il voto anticipato. Il tasso di partecipazione alle ultime elezioni era stato del 68,3 per cento.
Le elezioni 2019 in Canada si sono trasformate in una specie di referendum sul premier uscente Justin Trudeau, icona progressista, la cui stella è stata offuscata da una serie di scandali – dalle pressioni del caso Snc-Lavalin alle vecchie foto con il viso dipinto di nero (brownface). A tallonarlo, l’ancor più giovane (40 anni) ma meno carismatico Andrew Scheer, conservatore. Alle loro spalle alcuni partiti minori, che potrebbero diventare i ‘kingmaker’ di un possibile governo di coalizione. Chi conquisterà più deputati sarà incaricato di formare il governo, di coalizione o di minoranza con il sostegno dei partiti minori.
Durante il dibattito tra tutti i candidati che si è tenuto lo scorso 7 ottobre Trudeau e Scheer hanno avuto una discussione piuttosto intensa, con quest’ultimo che ha accusato Trudeau di essere “falso” e ha detto che non merita di essere rieletto. Trudeau ha replicato agli attacchi di Scheer criticando le sue posizioni sull’aborto: il leader dei Conservatori è antiabortista, anche se ha sempre detto che se eletto il suo partito non porterà avanti politiche per limitare l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza. Un altro tema che ha avuto grande spazio nel dibattito è stato il cambiamento climatico e la salvaguardia dell’ambiente, su cui Trudeau è stato attaccato da tutti i partiti di opposizione.