Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

El Niño minaccia il clima del pianeta

Immagine di copertina

Dal Sudamerica all’Africa, persistono alluvioni e siccità anomali causate dal fenomeno metereologico El Niño

È uno dei più forti fenomeni atmosferici registrati negli ultimi cinquant’anni. El Niño è un fenomeno climatico che si manifesta di solito ogni cinque anni, o in un periodo tra i tre e i sette anni.

Si genera nella parte centrale e orientale della zona equatoriale dell’oceano Pacifico, quando la temperatura della superficie dell’acqua aumenta di almeno 0,5 gradi per un minimo di cinque mesi.

La prima testimonianza del fenomeno viene attribuita ad alcuni pescatori sudamericani del Diciassettesimo secolo, che riscontrarono stupiti quanto fosse stranamente calda l’acqua dell’oceano.

Il nome El Niño – bambino in spagnolo – è stato scelto per ricordare la nascita di Gesù perché è nel mese di dicembre che questo fenomeno si percepisce maggiormente.

Nel 2015 El Niño – soprannominato Godzilla – ha portato a una vera e propria esplosione di colori nel deserto di Atacama, che si trova nel nord del Cile. Qui ci sono le immagini.

Solitamente i Paesi colpiti sono quelli del centro e sud America, del sudest asiatico e dell’Oceania, anche se si ritiene che possa avere ripercussioni sull’intero clima terrestre.

A risentirne, questa volta, sono anche alcuni Paesi africani colpiti dalla carestia: Somalia, Malawi, Kenya ed Etiopia.

“Siccità e devastanti alluvioni sono i segni distintivi di questo fenomeno”, ha affermato Michel Jarraud, segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale.

L’effetto di El Niño cambia completamente sulle due sponde dell’oceano. Negli Stati Uniti ci si aspetta un inverno più freddo e piovoso del solito, mentre nella regione delle Ande si teme si possa ripetere la catastrofe dell’ultimo grande Niño del 1997/98, che con le sue alluvioni distrusse o danneggiò 135mila case e comportò un danno economico stimato sui 7,5 miliardi di dollari.

Altre aree del mondo, invece, a causa di El Niño devono fare i conti con l’estrema siccità. Le foreste dell’Indonesia hanno bruciato per settimane sprigionando, solo nel mese di settembre, una quantità giornaliera di anidride carbonica maggiore rispetto a quella prodotta dall’intero Regno Unito.

In Papua Nuova Guinea più di venti persone sono morte di fame o dopo aver bevuto acqua contaminata. In tutto il Pacifico, secondo l’ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, ci sarebbero più di quattro milioni di persone che rischiano di contrarre nuove malattie o di morire di fame.

Oltre ad alluvioni, frane e mancati raccolti, il problema riguarda anche la pesca. La corrente calda che El Niño porta verso est è povera di elementi nutritivi, al contrario della corrente ordinaria che porta il plancton in superficie dalle profondità dell’oceano. La sua mancanza comporta una presenza minore di pesci, e si rivela un danno enorme per le comunità del Pacifico.

El Niño dovrebbe persistere fino alla prossima primavera, raggiungendo il picco della sua potenza tra dicembre 2015 e gennaio 2016.

L’Australia si sta preparando a un’estate bollente. Le conseguenze del fenomeno si dovrebbero sentire soprattutto nella parte meridionale del Paese, dove alle alte temperature e alla penuria d’acqua va anche aggiunto l’aumento del già elevato rischio incendi.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa
Esteri / Mar Baltico: danneggiati cavi Internet sottomarini tra Finlandia, Germania, Svezia e Lituania. Berlino: “Sabotaggio”
Esteri / Putin aggiorna la dottrina nucleare della Russia: “Possibile risposta atomica al lancio di aerei, missili o droni” contro il territorio russo