Patrick Zaky resterà in carcere, confermata la detenzione per altri 45 giorni
Patrick Zaky resterà in carcere
Patrick Zaky resterà in carcere altri 45 giorni: è quanto deciso ieri dalle autorità egiziane nel corso dell’udienza sul rinnovo della custodia cautelare del giovane studente, confermato oggi dall’avvocato di Zaky. La decisione di prolungare la detenzione di 15 e non di 45 giorni arrivata il 17 gennaio scorso aveva fatto sperare in una scarcerazione definitiva, invece lo studente dell’Università di Bologna resterà nella prigione di massima sicurezza di Tora con l’accusa di “propaganda sovversiva” ancora per un mese e mezzo. Il 7 febbraio sarà trascorso un anno da quando è stato incarcerato per la prima volta dopo l’arresto all’aeroporto del Cairo.
“Una decisione assurda, atroce, arbitraria e crudele. Non smettiamo di lottare e continuiamo a chiedere”, ha commentato oggi Amnesty International. Un altro colpo di grazia per i genitori di Patrick, che già in seguito all’ultima conferma della custodia cautelare si erano detti sfiniti e addolorati per la condizione del figlio: durante l’ultimo processo affrontato insieme ad altri 700 detenuti non gli era stato nemmeno permesso di bere o di sedersi. Intanto, tre dirigenti della Ong egiziana accusata di propaganda come Patrick sono stati liberati dopo diverse pressioni internazionali. Ma nonostante la mobilitazione generale per la sua liberazione, su Zaky le autorità non hanno fatto un passo indietro.