Feci in piscina, carne cruda e piatti sporchi: l’hotel degli orrori in cui è morta la coppia di turisti britannici
Tanti vacanzieri si erano lamentati con il tour operator Thomas Cook delle condizioni pessime in cui versava l'hotel
Le condizioni igieniche dello Steigenberger Aqua Magic Hotel, il resort sul Mar Rosso di Hurghada dove la settimana scorsa due turisti britannici si sono ammalati e sono morti in poche ore in circostanze ancora da appurare, erano pessime.
Più volte i vacanzieri si erano rivolti al tour operator britannico Thomas Cook lamentando le condizioni inaccettabili in cui versava il luogo in cui alloggiavano.
Sporco, maleodorante e con un forte odore di fogna. Una decina di turisti aveva fatto presente al tour operator i disagi: la carne cruda e servita in piatti sporchi, le bevande in bicchieri non puliti.
“Diversi turisti hanno sofferto di una diarrea così forte e incontrollabile che hanno defecato in piscina, per ben tre volte. A seguito di questi episodi la direzione dell’hotel non è intervenuta e non è riuscita a impedire agli altri ospiti della struttura di fare il bagno prima che le piscine fossero disinfettate”, ha detto un vacanziere al Guardian.
Ma non solo: diverse persone hanno lamentato una forte emicrania, accompagnata da difficoltà respiratorie e liquido nei polmoni. Con molta probabilità i sintomi sono legati alla legionella, infezione che colpisce l’apparato respiratorio e trasmessa tramite acqua contaminata nebulizzata.
Intanto il tour operator britannico ha comunicato che, insieme alla società alberghiera tedesca Steigenberger, stava già effettuando delle indagini urgenti sulle forniture di cibo e acqua e sui sistemi di climatizzazione della struttura.
La figlia della coppia
La polizia egiziana, senza nemmeno aspettare i risultati dell’autopsia sul corpo della donna, ha dichiarato che si sarebbe trattato di una “morte naturale”. Ma la figlia di John Cooper, 69 anni, e Susan, 63 anni, Kelly non crede affatto a questa tesi.
Intanto le autorità egiziane negano l’esame autoptico sul corpo dell’uomo, perché per lui, dicono, “è stato chiaramente un attacco di cuore”.
Kelly alloggiava in un’altra ala dell’albergo e sospetta che i genitori siano morti in seguito a un avvelenamento, dovuto forse al malfunzionamento nell’impianto di aria condizionata o al cibo.
Ma il governatore di Hurghada, Ahmed Abdallah, respinge con fermezza questa ipotesi e al Times afferma: “Il sistema di climatizzazione dell’albergo è centralizzato e se ci fosse stato un problema avrebbe colpito tutti e 2.500 gli ospiti, e lo stesso vale per il cibo”.
Per i funzionari al Cairo non ci sarebbero dubbi: John è morto di infarto, “nella sua stanza abbiamo trovato molte medicine, aveva diversi problemi di salute”.
Susan invece, secondo il governatore, potrebbe aver avuto “uno shock neurologico o aver preso qualcosa”. Per entrambi comunque si parla di “insufficienza circolatoria e respiratoria”.