L’Egitto ha limitato la vendita di gilet gialli per paura delle proteste
Il governo ha paura che le proteste che si stanno svolgendo in Francia possano dilagare anche in Egitto
Le autorità dell’Egitto hanno limitato la vendita di giubbotti catarifrangenti gialli per paura che gli oppositori possano manifestare contro il governo di al Sisi imitando i gilet jaune di Parigi.
Agenti di sicurezza intervistati dal Guardian hanno affermato che i commercianti all’ingrosso di prodotti per la sicurezza sono stati obbligati dal governo a non vendere giubbotti gialli ad ambulanti. Questo specifico prodotto può essere acquistato solo da aziende che hanno avuto l’autorizzazione da parte della polizia.
Sei negozianti del Cairo, situati nel distretto industriale, hanno sospeso le vendite dei giubbotti catarifrangenti e solo due hanno ammesso di aver ricevuto istruzioni dal governo per vietarne del tutto il commercio.
“Sembra che il governo non voglia che qualcuno imiti i francesi”, ha spiegato un rivenditore.
“La polizia è venuta qui qualche giorno fa e ci ha detto di smettere di venderli. Quando abbiamo chiesto perché, hanno detto che stavano solo seguendo le istruzioni “.
Entrambi i commercianti hanno parlato con il Guardian dietro anonimato perché hanno paura di ripercussioni.
Le restrizioni sulla vendita dei giubbotti gialli resterà in vigore fino a gennaio 2019, secondo quanto riferito dai funzionari di polizia. I commercianti al dettaglio e all’ingrosso sono stati chiamati a partecipare ad alcune riunioni con la polizia per essere informati sulle nuove regole da seguire.
La decisione del governo di intervenire sulla vendita dei giubbotti catarifrangenti dimostra quanto al Sisi sia preoccupato per la sicurezza in Egitto a meno di un mese dall’anniversario delle proteste che portarono alla fine del regime di Mubarak.
Negli ultimi due anni, le autorità egiziane hanno fatto ricorso a blocchi di polizia e non hanno esitato a schierare nelle città i soldati per impedire che i cittadini potessero organizzarsi per commemora il 25 gennaio, che segnò nel 2011 l’inizio delle rivolte contro il governo repressivo del rais.
I giubbotti gialli indossati dai manifestanti francesi sono diventati il simbolo di un’ondata di manifestazioni iniziate a novembre contro l’aumento delle tasse sui carburanti, ma che sono dilagate anche in altri paesi,abbracciando richieste diverse.