È morto “Papa” Camara, stella del calcio africano anni ’70
Il calcio guineano piange la morte di Naby Laye “Papa” Camara, storico capitano della nazionale negli anni Settanta e Ottanta, venuto a mancare all’età di 66 anni lo scorso 4 gennaio dopo una lunga malattia. La notizia è stata diffusa il 6 gennaio, due giorni dopo la sua scomparsa.
Camara era considerato uno dei più grandi calciatori guineani di sempre. Ha infatti disputato cinque finali dell’African Club Champions Cup (precedente nome dell’attuale African Champions League), vincendola tre volte con la maglia dell’Hafia FC, squadra di Conakry, nel 1972, 1975 e 1977.
Camara era noto soprattutto per la sua abilità nel dribbling, che lo ha reso uno dei più forti giocatori africani degli anni Settanta. Proprio nel 1976 contribuì al secondo posto della sua nazionale nella Coppa d’Africa disputatasi quell’anno in Etiopia, arrendendosi in finale contro il Marocco. Ad oggi, quello del 1976 è ancora il miglior risultato raggiunto dalla Guinea nel trofeo continentale.
Lo stesso anno, Camara si piazzò secondo anche nella classifica per il miglior giocatore africano, alle spalle dello storico attaccante del Camerun Roger Milla.
Ritiratosi dal calcio negli anni Ottanta, ha lavorato come assistente per la nazionale di calcio della Guinea.
Un sentito messaggio di cordoglio è arrivato da Antonio Souaré, presidente della federazione calcistica guineana, in cui ha detto come la morte di Camara sia stata una grande perdita per il calcio del paese.
La fama del calciatore però non era limitata solo alla Guinea, come ha raccontato Sam Obi Metzger, ex allenatore della nazionale della Sierra Leone, alla BBC: “Era un’icona del calcio, uno dei migliori giocatori che la Guinea abbia mai avuto, ci mancherà”.