In Angola duecento manifestanti hanno protestato contro la legge anti aborto
La bozza del progetto legislativo prevede fino a 10 anni di carcere per chi ricorre all'interruzione volontaria di gravidanza
Circa 200 manifestanti sono scesi in piazza in Angola sabato 18 marzo per protestare contro un progetto di legge che criminalizza l’aborto. Le manifestazioni hanno riempito la città di Luanda, capitale dello stato con il peggior sistema sanitario del mondo.
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La modifica del codice penale che sarà votata prevede fino a 10 anni di carcere per chi sceglie l’aborto. Nonostante le richieste del governo, per effetto delle pressioni della Chiesa cattolica il parlamento ha deciso di non prevedere eccezioni nella legalizzazione del ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza.
Gli slogan della manifestazione inneggiavano alla libertà per le donne: “Il carcere non risolverà nulla. Fateci decidere”.
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