Due attentatori si sono fatti esplodere durante un’operazione antiterrorismo ad Ankara
I due, secondo la polizia turca due miliziani del Pkk stavano preparando una bomba e si sono rifiutati di arrendersi
Due attentatori suicidi sabato 8 ottobre si sono fatti esplodere durante un’operazione antiterrorismo ad Ankara. Lo riferiscono media locali. Secondo il Daily Sabah, i terroristi stavano pianificando un attacco con autobomba quando sono stati circondati dalla polizia.
I due si sono rifiutati di arrendersi e di deporre le armi e si sono fatti esplodere nel distretto di Haymana, nella capitale turca.
Il governatore di Ankara, Erkan Topaca, ha confermato la morte dei due kamikaze, dopo essere stati fermati dalla polizia, aggiungendo che nessun altro è rimasto ferito. Un terzo sospetto sarebbe riuscito a fuggire.
Le autorità turche ritengono che i due attentatori, un uomo e una donna, fossero legati al Pkk.
A bordo dell’auto sulla quale si trovavano i due attentatori la polizia ha trovato un’ingente quantità di esplosivo e ritiene che avrebbe dovuto essere utilizzata per condurre attacchi.
Nell’area dell’operazione di polizia, alla periferia di Ankara, la polizia ha rinvenuto anche 200 chilogrammi di nitrato di ammonio.
Il Pkk, considerato un’organizzazione terroristica dagli Stato Uniti e dall’Unione europea da decenni sta combattendo una guerra contro le autorità turche, in particolare nel sudest del paese, in cui sono rimaste uccise più di 40mila persone.
Una tregua durata due anni con il governo turco è stata interrotta a luglio dello scorso anno, innescando un’ondata di attentati e scontri tra miliziani e polizia.
La Turchia negli ultimi mesi è stata colpita da altri attentati messi in atto da gruppi di sinistra ed estremisti islamici, in particolare del sedicente Stato islamico, ritenuto responsabile di numerosi attentati che hanno causato numerose vittime tra i civili.
Giovedì 6 ottobre a Istanbul, una motobomba era esplosa fuori da una stazione di polizia, ferendo dieci persone. L’attacco era stato rivendicato da Falconi per la liberazione del Kurdistan (Tak).