Draghi al vertice Ue di Versailles: “Non siamo in economia di guerra, ma bisogna prepararsi”
L’Europa e l’Italia non sono in una fase di “economia di guerra”, ma il “futuro preoccupa” e “bisogna prepararsi”, soprattutto se il conflitto in Ucraina dovesse continuare a lungo. Con queste parole il premier Mario Draghi si è rivolto ai capi di Stato e di governo della Ue riuniti nel castello di Versailles.
Gli approvvigionamenti energetici sono un problema sempre più evidente, la scarsità di materie prime è ormai un dato con il quale bisogna fare i conti, l’agroalimentare rischia un tracollo legato all’aumento dei prezzi. L’unica risposta possibile, secondo Draghi, è quella di prepararsi ad affrontare uno scenario di emergenza e lavorare insieme per superare indenni la tempesta.
Il summit “è stato un successo, mai vista la Ue così compatta”, dice il premier incontrando i giornalisti nel Salon d’Hercule della residenza che fu dei re di Francia, alle sue spalle un pannello della presidenza francese con le immagini dei bombardamenti e delle vittime degli attacchi russi in Ucraina.
I Ventisette ribadiscono il loro sostegno all’Ucraina, ma senza procedura accelerata per l’adesione di Kiev alla Ue, in attesa del parere della Commissione.
“Nessuno – dice Draghi – si aspettava un linguaggio aperto per una immediata adesione. L’Italia è molto a favore ma dobbiamo rispettare i Trattati”, aggiunge. Ma malgrado le distanze, assicura Draghi, sui punti chiave, si sta lavorando con “spirito di solidarietà”.