Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:50
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Boom di donne russe incinte che vanno in Argentina per partorire: “Lo fanno per il passaporto”

Immagine di copertina

Il “turismo per maternità” era una pratica diffusa in Russia già da prima dell’inizio della guerra in Ucraina, ma con l’esplosione del conflitto si è intensificato ulteriormente ed ha cambiato obiettivo: se un tempo migliaia di donne russe si spostavano negli Stati Uniti per partorire – così da garantire ai propri figli e indirettamente anche a sé stesse una doppia cittadinanza che può rivelarsi vantaggiosa se si vive in un Paese autoritario – adesso la meta preferita pare essere l’Argentina.

Nell’ultimo anno più di 5.800 “quasi mamme” si sono messe in viaggio da Mosca verso Buenos Aires. I loro figli, nati nel Paese sudamericano, ne acquisiscono la cittadinanza, che in un paio di anni può essere trasferita anche ai genitori.

Il passaporto argentino, al momento, ha un valore ben maggiore rispetto a quello russo, con il Paese destinatario di un numero sempre crescente di sanzioni internazionali. Permette infatti di viaggiare per brevi periodi senza visto in 171 Paesi, compresi quelli dell’Ue.

La Dirección Nacional de Migraciones (DNM) argentina descrive il fenomeno come “falso turismo” perché all’arrivo le donne incinte dichiarano di viaggiare per motivi turistici. Il problema è che gran parte delle partorienti non restano poi nel Paese: delle 10.500 persone di cittadinanza russa che nell’ultimo anno sono state in Argentina se ne sono fermate 3.500.

Esistono addirittura alcune agenzie specializzate in quello che la direttrice della DNM Florencia Carignano ha definito “un business redditizio”: si occupano di prenotare voli, trasferimenti aeroportuali e di fornire lezioni di spagnolo e servizi di traduzione per le pratiche burocratiche delle donne che decidono di partorire in Sud America.

I pacchetti arrivano a costare qualche migliaio di euro, il prezzo di un documento che garantisce maggiore libertà.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Colpita base Unifil in Libano: feriti 4 italiani. Tajani: “Lanciati da Hezbollah”
Esteri / La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per Netanyahu e Gallant per crimini di guerra: cosa succede ora
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Ti potrebbe interessare
Esteri / Colpita base Unifil in Libano: feriti 4 italiani. Tajani: “Lanciati da Hezbollah”
Esteri / La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per Netanyahu e Gallant per crimini di guerra: cosa succede ora
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa