Kenya: la storia di due donne contadine che hanno rivoluzionato l’agricoltura delle loro comunità
Dorothy, 43 anni, è una maestra di scuola elementare e contadina della zona di Baringo, a ovest di Nairobi. Vive con il marito e otto figli in un complesso di quattro case di lamiera, ma grazie ai training e al supporto di Mani Tese e Necofa è diventata una contadina modello e leader della sua comunità.
Ha diversificato il suo orto, che ora contiene alberi di mango e di papaya, oltre a cavoli, lattuga, pomodori e altre verdure. Ha aperto una serra per coltivare anche in inverno e dato vita a un piccolo esperimento di pescicoltura.
Ha anche galline, mucche e soprattutto capre da latte, molto importanti dato che le vacche della zona non danno latte. Da queste parti, gli uomini sono gli unici a cui è permesso andare in giro a pascolare gli animali.
Ma le capre da latte che Dorothy ha ricevuto da Mani Tese possono vivere in ambienti ristretti. Così Dorothy può tenerle nel suo orto, dare il latte da bere ai suoi bambini ed essere completamente indipendente dal marito.
SALOMÈ
Fino a dieci anni fa, Salomè era una delle tante contadine che coltivavano mais e patate, colture ereditate dalla colonizzazione inglese nella zona di Molo, all’interno del complesso della Foresta Mau, in Kenya. Due volte la settimana andava nella foresta a fare legna per scaldarsi e cucinare.
Dopo aver incontrato Necofa e Mani Tese, Salomè ha partecipato a diversi corsi di formazione per agricoltori. Volonterosa e intelligente, Salome ha presto imparato a diversificare le colture nei suoi campi, reintroducendo alcune coltivazioni locali che erano andate perse. Ha anche piantato alcuni alberi a crescita rapida che ora le permettono di alimentare più facilmente la sua stufa.
Oggi Salomè ha 52 anni ed è una contadina modello. È una delle leader della sua comunità e tiene corsi sull’agricoltura biologica ad altri contadini della zona. Riesce a vendere il prodotto in eccesso al mercato, guadagnando denaro con cui si sta costruendo una nuova casa e col quale sogna di mandare sua figlia all’università.
A cura di Matteo De Mayda