Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:11
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Una donna thailandese è stata condannata a 43 anni di carcere per “lesa maestà”

Immagine di copertina
Anchan arriva in tribunale il giorno della sentenza, Bangkok, 19 gennaio 2021. EPA/NARONG SANGNAK

Una dipendente pubblica è accusata di aver diffuso audio ritenuti offensivi per la Corona

Una donna thailandese di circa 60 anni, identificata dai suoi avvocati col nome di Anchan, è stata condannata a 43 anni di carcere per lesa maestà, dopo aver postato su Facebook sei anni fa alcune registrazioni vocali ritenute offensive verso il re Rama IX Bhumibol Adulyadej, deceduto nel 2016, e verso la corona. La condanna inizialmente annunciata era di 87 anni, ma è stata ridotta dopo che Anchan ha ammesso la sua colpevolezza.

La storia della donna, una dipendente pubblica, ha suscitato l’indignazione di attivisti per i diritti umani e degli studenti che nel 2020 hanno protestato per mesi a Bangkok contro l’articolo 112 del codice penale thailandese, che preserva da critiche l’intero sistema monarchico, e contro altri privilegi concessi alla famiglia reale thailandese.

Sunai Phasuk, attivista di Human Rights Watch, ha parlato di un “verdetto choc”, che “invia un segnale inquietante per dire che non solo le critiche alla monarchia non saranno tollerate, ma verranno anche severamente punite”.

All’inizio delle proteste, il re thailandese Rama X Vajiralongkorn aveva chiesto esplicitamente al governo di non fare ricorso alla norma, ma dal novembre scorso il premier Prayut Chan Ocha l’ha utilizzata per denunce e arresti tra i giovani dissidenti, accusati di aver offeso o minacciato la corona. Almeno 50 di loro sono ancora in carcere o in attesa di giudizio, come riporta Repubblica.

Le accuse

La polizia informatica ha registrato 26 post di Anchan su YouTube e tre su Facebook, pubblicati tra il 2014 e il 2016, in cui la donna condivideva registrazioni vocali proibite riprese dal sito di Banpodj, un personaggio molto critico della monarchia thailandese. La lesa maestà in Thailandia è punita col carcere dai tre ai 15 anni per ogni singolo episodio, e la pena si somma a quella di altri eventuali episodi. Da qui la condanna così pesante per la donna.

Anchan si è difesa dichiarando che non intendeva diffamare la monarchia. “Ho pensato che fosse una cosa da niente”, ha detto al tribunale. “C’erano tante persone che avevano condiviso quel contenuto e lo avevano ascoltato. L’autore lo ha fatto per così tanti anni… Quindi non ci ho davvero pensato e non ero abbastanza attenta da rendermi conto che non era appropriato”.

Se i giudici confermeranno la condanna di Anchan in appello, la donna tornerà in carcere dopo i tre anni che vi ha già trascorso tra il 2015 e il 2018. Nel Paese asiatico c’è già un precedente: la condanna di un venditore ambulante accusato di aver postato più contenuti offensivi. L’uomo ottenne inizialmente una sentenza a 70 anni ridotti a 35, anche nel suo caso dopo la confessione. Anchan è anche accusata di aver violato la legge sulla criminalità informatica, un reato minore rispetto alla lesa maestà.

Leggi anche: “Chiuso per tutti, ma non per lui”: il re della Thailandia in vacanza in un albergo di lusso con 20 concubine

Ti potrebbe interessare
Esteri / Colpita base Unifil in Libano: feriti 4 italiani. Tajani: “Lanciati da Hezbollah”
Esteri / La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per Netanyahu e Gallant per crimini di guerra: cosa succede ora
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Ti potrebbe interessare
Esteri / Colpita base Unifil in Libano: feriti 4 italiani. Tajani: “Lanciati da Hezbollah”
Esteri / La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per Netanyahu e Gallant per crimini di guerra: cosa succede ora
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa