Fermare la guerra in Etiopia con una Tv: la storia della giovane Filsan, la donna che ha creato Nabad Tv
Nabad in somalo significa pace. Il Paese tra il 2016 e il 2018 è stato sconvolto dagli scontri tra Oromo e Somali
La donna somala che guida un canale tv in Etiopia
In Etiopia una giovane donna somala ha fondato una televisione. Ma c’è dell’altro: la Tv è nata dall’ambizioso progetto di riappacificare due comunità in guerra. La giovane protagonista di questa storia di emancipazione è Filsan Abdullahi Ahmed ed è nata in Etiopia da genitori somali.
Filsan vive a Jigjiga, capitale della regione somala dell’Etiopia. Il paese, tra il 2016 e il 2018, è stata colpito da guerre interne tra le comunità degli Oromo e quella dei Somali. L’etnia Oromo è la più numerosa del Paese e gli scontri con l’etnia dei Somali sono avvenuti per lo più per dispute territoriali.
Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie case e centinaia sono state uccise. Filsan, che ha vissuto sulla sua pelle questo conflitto, a un certo punto ha deciso di fare qualcosa al riguardo. Così, insieme ad altri giovani, ha tentato l’ardua impresa di portare la pace attraverso il dialogo, la musica e l’intrattenimento, nel tentativo di conciliare i due popoli.
La sua campagna, nata dalla violenza, è stata battezzata Nabad, che in somalo significa, appunto, ‘pace’. Il progetto, che dalla capitale della regione somala dell’Etiopia, Jigjiga, si è esteso sino alla capitale etiope Addis Abeba, ha avuto così tanto successo che la donna ha deciso di puntare a un pubblico ancora più vasto. Poco dopo è nata Nabad TV.
E così una giovane donna somala si è ritrovata a capo di una Tv, in Etiopia.
Con denaro donato da imprese locali di proprietà somala, Filsan ha avviato il canale televisivo satellitare per continuare il dialogo e creare programmi che celebrano le somiglianze delle persone e le avvicinano.
La giovane donna, che ha studiato nel Regno Unito, assicura di avere grandi progetti per Nabad TV.