La donna malata di Sla che ha dato una festa prima di ricorrere all’eutanasia
Betsy Davis è la prima a ricorrere al suicidio assistito in California dove è legge dal 2015. Attualmente sono 5 gli stati americani dove la pratica è consentita
La regola per tutti gli invitati era ridere. Nessuna lacrima, nessun addio, ma due giornate all’insegna del divertimento e delle risate, seppur con i cuori infranti. Questo è stato l’ultimo desiderio di Betsy Davis, una donna americana di 41 anni, affetta da lungo tempo dalla sclerosi laterale amiotrofica (SLA).
Negli ultimi tre anni, la malattia aveva aggredito il corpo di Betsy costringendola alla sedia rotelle. La donna non aveva più il controllo dei suoi movimenti e delle sue capacità cognitive.
Voleva essere libera Betsy e non prigioniera del suo corpo. Non voleva un funerale ma una festa, per questa ragione ha deciso di invitare amici, parenti e conoscenti con i quali trascorrere il tempo che le rimaneva.
A inizio luglio, hanno raccontato i suoi familiari, Betsy ha cominciato a compilare una lista e ha poi spedito gli inviti a tutte le persone che voleva accanto a sé. “Queste circostanze non sono simili a quelle a cui siete abituati. Richiedono forza e apertura d’animo”, ha scritto ai suoi ospiti in una mail. “Nessuna lacrima dovrà essere versata”.
Una festa particolare, la sua, animata dalle musiche di un violoncello e di un’armonica, dalla proiezione del suo film preferito, da pizza e cocktail. Per lei sono arrivati in trenta da New York, ma anche da Chicago e da altre città americane.
Gli ospiti hanno ballato e suonato per lei, bevuto e mangiato. Si sono sforzati di sorridere per mantenere la promessa, salvo piangere di nascosto.
Con indosso un kimono giapponese, dopo aver salutato amici e parenti, Betsy è stata portata sulla sedia a rotelle in cima a una collina, dove davanti al tramonto, le è stata somministrata la dose letale di farmaci.
“La più bella morte che una persona si possa dare, Betsy l’ha trasformata in un’opera d’arte”, ha raccontato un ospite.
Betsy Davis è una delle prime persone a ricevere l’eutanasia in California, dove il suicidio assistito è diventato legge nell’ottobre del 2015, approvata dal governatore Jerry Brown, cattolico ed ex seminarista.
Con la California, sono cinque attualmente gli stati americani dove è consentito legalmente ricorrere a questa pratica: Oregon, Montana, Vermont e Washington.