Una donna accusata di adulterio è stata lapidata in Afghanistan
Una donna afghana di 22 anni è stata uccisa in un villaggio nella provincia di Ghor, nell’ovest dell’Afghanistan
Una donna di 22 anni di nome Rokhshana, accusata di adulterio, sarebbe stata lapidata da un gruppo di Taliban in un villaggio della provincia di Ghor, in Afghanistan.
La notizia è stata data da Abdul Hai Khateby, portavoce del governatore della provincia di Ghor, che ha detto che la donna sarebbe stata messa in una buca, mentre degli uomini le lanciavano sassate contro.
Sarebbe stato diffuso anche un video della lapidazione: il filmato mostrerebbe l’uccisione della donna da parte di una mezza dozzina di persone. Intorno a loro ci sarebbe un gruppo di uomini che assiste alla scena. Non è ancora stata verificata la veridicità del video.
Il villaggio in cui è stata compiuta la lapidazione è a circa 45 chilometri a nord della capitale della provincia di Ghor, Firozkoh, ed è controllato dai Taliban.
Nonostante i funzionari di Ghor diano ai Taliban la colpa dell’accaduto, la guerra nel paese è spesso utilizzata come copertura per fenomeni di natura criminale, tra cui vendette sotto forma di omicidi, rapimenti a scopo ricattatorio ed estorsioni.
La lapidazione è illegale in Afghanistan, ma è considerata legittima dalla legge islamica della Sharia. Anche se le lapidazioni non sono comuni nel Paese, non è inusuale sentirne parlare in Afghanistan, dove le donne sono le vittime principali.
“Non è il primo episodio del genere e non sarà l’ultimo”, ha detto Silai Ghafar, portavoce del Solidarity Party che si batte per i diritti delle donne in Afghanistan.