Stati Uniti, Donald Trump fa causa al governo: “Il raid dell’Fbi è stato illegale”
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ci sta e ha deciso di portare alla barra il governo. “L’intervento dell’Fbi è stato illegale e incostituzionale. Stiamo assumendo le misure necessarie per avere indietro i documenti, che sarebbero stati consegnati senza lo spregevole raid. Non smetterò mai di battermi per gli americani”, ha detto il tycoon, sottolineando che la mozione al tribunale della Florida è stata depositata “per far valere i miei valori in merito al non necessario” blitz.
Lo scorso 9 agosto gli agenti della polizia federale sono arrivati nell’abitazione dell’ex presidente di Mar-a-Lago ed hanno sequestrato diversi documenti “sensibili” contestandogli la violazione dell’Espionage Act”, la legge sullo spionaggio, la “rimozione e distruzione di documenti ufficiali in violazione al Presidential Record Act”, quello che richiede che gli inquilini della Casa Bianca consegnino, a scadenza di mandato, tutti i documenti prodotti. E pure “ostruzione di un’indagine”, presumibilmente proprio quella per recuperare le carte avviata già lo scorso gennaio.
“Il governo da tempo tratta il presidente Donald Trump in modo ingiusto”, affermano i legali nella mozione depositata davanti al giudice del Southern District della Florida, Aileen Cannon, nominata proprio da Trump. Per gli avvocati dell’ex presidente la retata è stata dettata dalla “politica” e assicurano che Trump sarà “il frontrunner per le primarie repubblicane e le elezioni generali del 2024”.