Brexit: un documento segreto rivela i possibili scenari catastrofici nel caso di un’uscita senza accordo
Brexit: documento segreto rivela scenari catastrofici in caso di uscita senza accordo
Un documento segreto del governo britannico, pubblicato il 18 agosto dal Sunday Times, ha rivelato gli effetti catastrofici di un’eventuale brexit senza accordo (“no deal brexit”). Il documento, contrassegnato come “sensibile”, descrive le disastrose conseguenze post-brexit: dagli effetti sul commercio, alla mancata fornitura di prodotti alimentari fino alla questione del confine irlandese.
Gravi carenze di cibo, di medicine e di carburante, un confine più rigido con l’Irlanda, caos nei porti e difficoltà di movimento per i viaggiatori britannici negli aeroporti, per non parlare dell’inevitabile aumento della tensione sociale: è questo nel dettaglio lo scenario prospettato da un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea in caso di “no deal” (di “mancato accordo”).
Stando al report diffuso, c’è il rischio che l’85% dei camion che attraversano la Manicanon possano più attraversare la dogana francese in caso di assenza di accordo, i la frontiera sarebbe chiusa e subentrerebbero controlli merci che potrebbero provocare code e traffico per giorni.
Molte merci primarie verrebbero a mancare, conseguentemente anche la fornitura di medicinali e cibo potrebbe “essere suscettibile di gravi e lunghi ritardi”, con un aumento dei prezzi e gravi ricadute sui redditi delle persone più povere. Il documento mette in evidenza inoltre il pericolo che le imposte sulle importazioni di benzina portino alla chiusura di due raffinerie con la conseguente perdita di “2mila posti di lavoro”.
Le reazioni
Il documento arriva in occasione del primo viaggio all’estero da premier di Boris Johnson che nei prossimi giorni incontrerà la cancelliera Angela Merkel e il presidente Emmanuel Macron. Nel testo viene descritto anche un “piano di emergenza” nel caso in cui l’operazione “Yellowhammer” dovesse comportare un difficile periodo di assestamento economico.
“Yellowhammer” è il nome in codice scelto dal governo per il piano da mettere in atto in caso di Brexit senza accordo. Già nel 2018 era stato possibile leggere un’anticipazione di questo piano: ne era stata diffusa a mezzo stampa una parte grazie a una foto scattata di nascosto alla cartellina di un sottosegretario del ministero del Tesoro al termine di una riunione.
Anche allora veniva specificato che ad avere un ruolo di coordinamento del “piano di emergenza” sarebbe stato il Civil Contingencies Secretariat, ovvero il dipartimento governativo creato nel 2001 per gestire la pianificazione in caso di emergenze.
Le reazioni della politica non si sono fatte attendere. Il parlamentare liberal-democratico Tom Brake ha dichiarato che il documento rivela la verità su che cosa accadrebbe davvero una volta usciti: “Si prospetterebbe uno scenario simile a quello del tempo di guerra, e ce lo saremo auto-inflitto”. L’associazione dei trasportatori di merci ha affermato di essere molto allarmata all’idea di questa prospettiva. Il leader dell’opposizione Jeremy Corbyn, infine, ha rinnovato il suo impegno a bloccare una Brexit di questo tipo e ha ribadito l’intenzione di promuovere un secondo referendum sulla questione.