Djokovic, appello respinto: sarà espulso dall’Australia. “Deluso dalla sentenza”
Dopo 11 giorni dall’arrivo di Djokovic in Australia, il numero uno del tennis dovrà rinunciare agli Australian Open. Finisce così la saga tra il campione serbo di tennis e il governo australiano. La Corte Federale australiana ha respinto all’unanimità l’appello di Novak Djokovic contro il ritiro del visto. Il tennista deve lasciare l’Australia.
Il quotidiano The Age ha pubblicato una dichiarazione di Novak Djokovic: “Sono estremamente deluso dalla sentenza della Corte che ha respinto la mia richiesta, il che significa che non posso rimanere in Australia e partecipare agli Australian Open. Rispetto la sentenza della Corte e collaborerò con le autorità competenti in relazione alla mia partenza dal Paese. Mi dispiace che l’attenzione delle ultime settimane sia stata su di me e spero che ora possiamo concentrarci tutti sul gioco e sul torneo che amo. Vorrei augurare ai giocatori, ai funzionari del torneo, allo staff, ai volontari e ai fan tutto il meglio per questa edizione. Infine, vorrei ringraziare la mia famiglia, i miei amici, la mia squadra, i tifosi, i tifosi e i miei compagni serbi per il vostro continuo supporto. Siete stati tutti una grande fonte di forza per me”.
Sarà Salvatore Caruso a subentrare a Novak Djokovic. Il ventinovenne, numero 150 al mondo entra in tabellone come lucky loser, e affronterà il serbo Kecmanovic. Questi i italiani che parteciperanno all’edizione 2022 degli Open: Berrettini (testa di serie n. 7), Sinner (11), Sonego (25), Fognini, Mager, Musetti, Travaglia, Cecchinato, Seppi e Caruso.
Djokovic era rappresentato dal consulente legale di Hall & Wilcox, tra cui Paul Holdenson, QC, Nick Wood, SC e Nik Dragojlovic. Stephen Lloyd, SC, appare con Christopher Tran, Naomi Wootten e Julia Nicolic per il Ministro dell’Immigrazione.