Cuba arresta cinquanta oppositori del governo
Durante una manifestazione per chiedere il rilascio dei prigionieri politici a Cuba, 200 poliziotti avrebbero aggredito e arrestato circa 50 persone
Sono stati arrestati circa 50 dissidenti politici scesi in piazza domenica 13 settembre 2015 per chiedere al governo cubano il rilascio di alcuni prigionieri politici.
Almeno una dozzina dei manifestanti erano attivisti e 40 appartenenti al gruppo cattolico Damas de Blanco – un movimento non violento di opposizione al governo del presidente Raul Castro, composto dai famigliari di alcuni prigionieri politici.
Durante la loro consueta marcia di protesta domenicale all’Avana, le Damas e i loro sostenitori avrebbero deciso di non rispettare la rotta prestabilita per la manifestazione e sarebbero state aggredite da circa 200 poliziotti e sostenitori del governo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Reuters. Gli attivisti politici sostengono che ogni domenica vengono arrestate circa 100 persone in tutta Cuba.
Berta Soler, una donna di 52 anni leader del movimento dissidente politico, ha dichiarato che intende parlare con Papa Francesco, esprimendo la sua indignazione verso le violenze inflitte dal governo cubano.
Il Papa sarà infatti sull’isola dal 19 al 22 settembre, prima di proseguire verso gli Stati Uniti. Papa Francesco ha svolto un ruolo particolarmente importante nella storica ripresa dei rapporti diplomatici tra Cuba e Stati Uniti.
Il governo cubano continua però a esprimere i suoi dubbi sull’intesa con gli Stati Uniti, che accusa di finanziare le Damas de blanco con il solo scopo di destabilizzare il governo comunista del Paese.