“Il bacio del principe a Biancaneve non è consensuale”: scoppia il caso per una giostra di Disneyland
“Il nuovo gran finale di ‘Snow White’s Scary Adventure’ è il momento in cui il principe trova Biancaneve addormentata sotto l’incantesimo della Regina Cattiva e le dà il bacio del vero amore per liberarla dall’incanto. Un bacio che lui le dà senza il suo consenso, mentre lei dorme, un bacio che può essere di vero amore solo se una persona sa che sta succedendo.” La nuova frontiera del politicamente corretto è quella del famigerato bacio Disney tra Biancaneve e il suo principe, che sveglia la principessa dal sonno mortale innescato dalla mela velenosa.
È con questa iconica scena del film di animazione degli anni ’90 che Disneyland ha deciso di impreziosire l’attrazione per bambini “Snow White’s Scary Advenure“, un viaggio nella fiaba di Biancaneve, inaugurata in una nuova versione alla riapertura del parco divertimenti dopo 400 giorni di lockdown. Eppure per la stampa locale la scelta degli organizzatori di far terminare la corsa con la scena del bacio sarebbe oltraggiosa e maschilista dal momento in cui, quando il principe bacia lei, Biancaneve dorme. Quindi quello che ha fatto sognare milioni di bambini sarebbe un bacio non consensuale.
“Non siamo già d’accordo sul fatto che il consenso nei primi film Disney sia una questione importante? Che insegnare ai bambini a baciarsi, quando non è stato stabilito se entrambe le parti sono disposte a impegnarsi, non va bene?”, scrive il San Francisco Gate. “È difficile capire perché la Disneyland del 2021 scelga di aggiungere una scena con idee così antiquate su ciò che un uomo può fare a una donna, soprattutto considerando l’attuale enfasi della società sulla rimozione di scene problematiche da giostre come Jungle Cruise e Splash Montagna. Perché non reimmaginare un finale in linea con lo spirito del film e il posto di Biancaneve nel canone Disney? ” ha concluso il giornale.
In realtà anche un’altra giostra, The Jungle Cruise, come riporta Huffington Post, all’inizio dell’anno aveva suscitato polemiche per alcune “raffigurazioni negative” di popolazioni indigene. Intanto Disney plus ha vietato la visione di alcuni film ritenuti razzisti dalla sua piattaforma di streaming ai minori di sette anni, mentre alle schede di ogni cartone animato sono stati aggiunti dettagli volti a spiegare il contesto di alcune scelte ora ritenute irrispettose dei diritti civili e delle conquiste del nuovo millennio in materia di antirazzismo e parità di genere.