Discorso di Putin, Berlino: “Una nuova escalation”. Papa Francesco: “È pazzia pensare ad armi nucleari”
Discorso di Putin, Berlino: “Una nuova escalation”. Papa Francesco: “È pazzia pensare ad armi nucleari”
“Una nuova escalation”. Così il vicecancelliere tedesco Robert Habeck ha commentato l’atteso discorso di oggi di Vladimir Putin, in cui il presidente russo ha annunciato una “parziale mobilitazione”, affermando che Mosca userà “ogni mezzo a disposizione”.
Si è trattato di “un passo pessimo, sbagliato”, ha detto il vicecancelliere Robert Habeck, leader dei Verdi che ricopre anche l’incarico di ministro dell’Economia. “Ci consulteremo per vedere come reagire sul piano politico”, ha aggiunto, affermando che l’Ucraina dovrà continuare ad avere “pieno sostegno”.
Anche Londra ha detto che il discorso di Putin rappresenta una “evidente escalation”, nelle parole della sottosegretaria agli Esteri Gillian Keegan, che ha espresso preoccupazione per la minaccia di usare armi nucleari. “Chiaramente è qualcosa che dovremmo prendere molto sul serio perché, noi non abbiamo il controllo e non sono nemmeno sicuro che lui abbia il controllo”.
Secondo l’ambasciatrice statunitense a Kiev, l’annuncio è stato un segno di “debolezza”. ”I referendum farsa e la mobilitazione sono segni di debolezza, del fallimento russo”, ha scritto Bridget Brink su Twitter. “Gli Stati Uniti non riconosceranno mai la pretesa della Russia di annettere il territorio ucraino, e continueremo a stare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”.
Parole di condanna anche dal papa, che ha puntato il dito ancora una volta contro la “pazzia” della guerra che porta alcuni a “pensare alle armi nucleari”. Durante l’udienza generale dedicata al suo recente viaggio in Kazakistan, papa Francesco ha sottolineato come il paese asiatico abbia fatto “scelte molto positive”, come quella di dire “no” alle armi nucleari e “quella di buone politiche energetiche e ambientali”. “Questo è stato coraggioso”, ha aggiunto a braccio. “In un momento dove questa tragica guerra che porta a che alcuni pensino alle armi nucleari, quella pazzia!”.
Le armi nucleari sono state evocate anche dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, che ha parlato poco dopo Putin. “Tutti i tipi di armi, compresa la triade nucleare, possono adempiere ai loro compiti”, ha sottolineato Shoigu. “Non stiamo combattendo contro l’Ucraina”, visto che “l’Ucraina stessa “ha da tempo esaurito le armi”, ma “contro l’Occidente intero e la Nato”, ha detto Shoigu, che ha definito “difficile” la guerra in corso. In un’intervista alla tv Rossiya-24, Shoigu ha aggiunto che verranno mobilitati 300mila riservisti.
L’annuncio di Putin è stato “un passo prevedibile”, secondo il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak, che a Reuters ha ribadito che la guerra “non sta andando secondo i piani di Mosca”. In un messaggio di testo all’agenzia di stampa, il consigliere del presidente ucraino Volodimir Zelensky ha affermato che Putin sta cercando di dare la colpa all’Occidente per aver avviato una “guerra non provocata” e per il peggioramento della situazione economica in Russia.
Il capo dell’ufficio di presidenza ucraina, Andriy Yermak, si è limitato a commentare twittando la foto di un incontro in videoconferenza con esponenti del comitato di intelligence della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. “Per oltre sei mesi di una guerra su vasta scala contro l’Ucraina, la Russia non è stata in grado di raggiungere il suo obiettivo. È successo grazie al coraggio della nazione ucraina e all’aiuto dei nostri partner internazionali”, ha detto Yermak.
In Italia, Giorgia Meloni ha affermato che il discorso di Putin “tradisce debolezza” e rappresenta una mossa “abbastanza disperata”. “Ora bisogna stare attenti ed essere compatti, perché quando uno è nervoso le conseguenze possono essere di ogni genere, quindi adesso serve lucidità, compattezza e anche diplomazia”, ha detto Meloni ai microfoni di Rtl. Secondo Giuseppe Conte, non c’è nulla di nuovo nell’annuncio di Putin, “se non il rischio di un’escalation militare che non potevamo non calcolare, l’escalation militare era già scritta”. “Per la Russia questa è una partita determinante, è una superpotenza che ha testate nucleari, non potevamo non calcolarlo”, ha detto alla trasmissione Agorà su Raitre.