Bufera social su Dior, si è scusata per aver escluso Taiwan dalla mappa della Cina
La maison Christian Dior si è scusata per aver escluso Taiwan dalla mappa della Cina
Christian Dior offre le sue scuse per la mancata inclusione di Taiwan nella mappa della Cina, nel corso di una presentazione fatta nell’università Zhejiang Gongshang nella città di Hangzhou.
La maison di moda francese è l’ultimo grande brand internazionale a finire nella bufera per Taiwan o per altri temi molto sensibili, come Hong Kong, rimbalzati subito sui social media.
Il gruppo parigino ha presentato le sue “profonde scuse” per quello che ha definito “un errore nella rappresentazione”, affidandosi a una nota in cui affermato che “da sempre rispetta e mantiene il principio dell’Unica Cina, tenendosi strettamente alla sovranità e all’integrità territoriale cinese e avendo a cuore i sentimenti del popolo cinese”.
Il messaggio è stato oggi tra i primi 10 argomenti più trattati e ricercati su Weibo, la popolare piattaforma di social network in mandarino. E allo stesso tempo, ha causato le proteste di Taipei per la “immotivata ragione” di presentare le scuse sulla mappa: Pechino considera Taiwan una provincia ribelle, destinata a riunirsi alla madrepatria anche con la forza, se necessario.