Il capo dell’esercito francese si è dimesso in polemica con il presidente Macron
Il generale Pierre de Villiers aveva criticato le proposte di tagli alla difesa annunciate dal governo del primo ministro Edouard Philippe
Il capo delle forze armate francesi, il generale Pierre de Villiers ha rassegnato le proprie dimissioni in polemica con il presidente Emmanuel Macron sui tagli proposti al bilancio della difesa.
“Nelle circostanze attuali, non sono più in grado di assicurare la sostenibilità del modello di esercito al quale credo per garantire la protezione della Francia e dei francesi, oggi e domani”, ha dichiarato de Villiers. Il presidente ha accettato le dimissioni del generale.
Negli scorsi giorni il primo ministro francese, il repubblicano Edouard Philippe aveva proposto risparmi nel settore della difesa per 850 milioni di euro per rispettare l’obiettivo di tagliare 4,5 miliardi di euro al fine di riportare il deficit pubblico francese al 3 per cento del Pil.
“Se qualcosa oppone il capo di stato maggiore al presidente, il capo di stato maggiore se ne va”, aveva dichiarato il presidente Macron nel corso di un’intervista al quotidiano francese Le Journal du Dimanche.
Nonostante i tagli annunciati dal primo ministro Philippe, il presidente francese ha affermato di voler aumentare le spese militari nel 2018 di un miliardo e mezzo di euro a 34,2 miliardi.
La nuova amministrazione si è inoltre impegnata a portare il bilancio della difesa dall’1,77 per cento al 2 per cento del Pil entro il 2025. Un tale aumento senza precedenti in Francia, pari al 20 per cento dell’attuale budget a disposizione delle forze di sicurezza di Parigi, per un ammontare di 50 miliardi di euro, significherebbe ulteriori spese per 2 miliardi di euro all’anno.
Il presidente Macron ha nominato il generale François Lecointre al posto del dimissionario de Villiers. Il nuovo capo dell’esercito francese, proveniente dalla fanteria di marina, ha già servito il suo paese in Ruanda, in Bosnia e in Mali.
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