Il quarto dibattito dei Repubblicani candidati alla Casa Bianca
La discussione non ha permesso a nessuno degli otto candidati repubblicani di prevalere, ma i media hanno sottolineato alcuni scivoloni
Il quarto dibattito tra i candidati repubblicani in lizza per la poltrona alla Casa Bianca tenutosi nella sera di martedì 10 novembre non ha registrato vincitori né vinti.
Solo otto fra i dieci candidati che avevano partecipato alle discussioni precedenti sono stati invitati a prender parte alla serata. Chris Christie e Mike Huckabee sono stati esclusi dagli organizzatori – il canale Fox Business e il Wall Street Journal – perché non hanno accumulato i consensi richiesti dai broadcast americani negli ultimi sondaggi.
La discussione ha trattato differenti temi fondamentali nella politica americana: dalla gestione della crisi dei migranti, alla disoccupazione, alle politiche commerciali internazionali, fino alla lotta al terrorismo.
UN VIDEO RIASSUME IL DIBATTITO IN MENO DI 4 MINUTI
Secondo l’emittente finanziaria Msnbc, il candidato Ben Carson avrebbe dimostrato poca preparazione quando interpellato in materia di stipendi minimi. Per sostenere la tesi secondo cui il salario garantito al giorno d’oggi sarebbe fin troppo alto, ha fatto riferimento a quanto guadagnava a 24 anni.
Quando era assistente di laboratorio, il suo stipendio era effettivamente di 2,10 dollari all’ora – come dichiarato nel dibattito – ma calcolando in rapporto all’inflazione del 2015, la cifra corrisponderebbe a 9,29 dollari attuali, ossia due dollari in più del salario minimo odierno.
Lo scivolone di Donald Trump riguardo al Partenariato Trans-Pacifico (TPP) – il trattato commerciale tra Stati Uniti e 11 Paesi asiatici – , secondo i media americani, sarebbe addirittura peggiore. Il candidato repubblicano, considerato da molti sondaggi come il favorito, ha sottolineato la propria opposizione all’accordo trans-pacifico perché consentirebbe alla Cina di prendersi ogni vantaggio, quando la Cina non è tra i firmatari del trattato.
Ben Carson ha glissato la domanda del moderatore riguardo alle strategie su come combattere l’Isis, sostenendo che basterebbe “farli apparire come perdenti”.
Sul tema dell’immigrazione la posizione più radicale è stata quella di Trump, che ha mostrato il pugno di ferro dichiarando che secondo lui gli 11mila immigrati irregolari dovrebbero essere deportati, anche quelli che già sono negli Stati Uniti da anni, con un lavoro, la fedina penale pulita e figli con il passaporto americano.
Secondo Trump, inoltre, tra Messico e Stati Uniti dovrebbe essere costruito un muro, che il Messico si dovrebbe impegnare a finanziare.