Quattro falsi miti su Cristoforo Colombo a cui dovreste smettere di credere
È vero che fu Cristoforo Colombo a scoprire l'America? E che fu lui a dimostrare che la Terra non è piatta? La sua figura storica è ancora oggi avvolta nel mito e nella leggenda
Il 12 ottobre 1492 è una data che tutti ricordano, quella in cui fu scoperta l’America da parte di Cristoforo Colombo. Il celebre navigatore genovese era convinto di essere arrivato in India, dove era effettivamente diretto, ma invece arrivò in America. La sua figura storica è avvolta nel mito e nella leggenda, e tanti sono gli errori o le false credenze che tutti abbiamo commesso almeno una volta su Cristoforo Colombo. Eccone alcuni:
Colombo ha scoperto l’America
Ovviamente l’America esisteva già e vi abitavano migliaia se non milioni di persone, ma i nativi non erano a conoscenza della loro collocazione geografica rispetto al resto del mondo.
Anche altri navigatori vi erano giunti prima di lui. Il primo, vero viaggiatore approdato in quelle terre è Leif Erikson, islandese che attorno all’anno mille dopo Cristo è sbarcato in Nord America, scoprendo l’isola di Terranova e l’attuale Canada.
Cristoforo Colombo salpò da Palos de la Frontera il 3 agosto 1492 e giunse nell’odierna San Salvador il 12 ottobre di quell’anno, ma non si avvicinò mai a quelli che oggi sono gli Stati Uniti.
Colombo ha dimostrato che la Terra non è piatta
È un errore storico. La sfericità della Terra era già stata dimostrata secoli prima della nascita di Cristo, tramite osservazioni e prove empiriche, sia da parte di studiosi come Aristotele, che di marinai. Tutte queste teorie erano ben conosciute ai tempi di Colombo.
Ciò significa che non è vero che Colombo è arrivato in America pur volendo raggiungere le coste indiane perché era convinto che la Terra fosse piatta. Il suo errore dipese piuttosto da un calcolo sbagliato delle dimensioni della Terra. Fu Washington Irving secoli dopo a sostenere questa idea, secondo la quale fu proprio Colombo a sfatare la convinzione che la Terra fosse piatta.
Colombo portò la sifilide in Europa
Non è vero che fu Colombo a portarla in Europa, dal momento che la sifilide, diffusa in America, esisteva già nel Vecchio continente, ma non era conosciuta. Malattie con gli stessi sintomi erano già state descritte secoli prima. Non furono i marinai della spedizione di Colombo a far diffondere la malattia in Europa, ma piuttosto l’invasione francese della città di Napoli nel 1494.
Cristoforo Colombo è un eroe
Per secoli è stato acclamato come un eroe, simbolo della “nascita” dell’America. Sono in molti a non sostenere più questa versione della storia. Soprattutto negli ultimi anni, e negli ultimi mesi, Colombo è sempre più considerato simbolo del colonialismo e dello sterminio dei nativi americani. Il suo ruolo non certo generoso nei confronti dei nativi americani con cui entrò in contatto era già stato riconosciuto ai suoi tempi.
Pochi anni prima di morire venne arrestato e incarcerato con l’accusa di violenze sui nativi americani. Da eroe a sterminatore e genocida il passo è breve. E così, mentre molti celebrano il Columbus Day, festeggiando un orgoglio nazionale, altri protestano per le azioni criminali compiute da Cristoforo Colombo contro i nativi americani.