Cristiano Ronaldo accusato di violenza sessuale: riaperta l’inchiesta. Il bianconero: “Fake news”
I fatti risalirebbero al 13 giugno 2009 quando il portoghese stava per vestire la maglia del Real Madrid
Nella serata di ieri, 1 ottobre 2018, la polizia di Las Vegas ha ufficializzato la riapertura di un’indagine per stupro, dopo che una ragazza di 33 anni del Nevada, Kathryn Mayorga, ha accusato Cristiano Ronaldo di averla violentata il 13 giugno del 2009. (Qui tutti gli aggiornamenti sulle accuse di stupro a Cristiano Ronaldo)
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, la scorsa settimana la donna ha avviato una causa legale nel tribunale della contea di Clark (Nevada) nei confronti del calciatore della Juventus, dichiarando di essere stata pagata all’epoca 375 mila dollari dal campione portoghese (in quel periodo in procinto di passare dal Manchester United al Real Madrid) per mettere a tacere l’intera vicenda.
La polizia ha confermato che il giorno dell’aggressione era intervenuta in seguito a una telefonata della Mayorga, che però non aveva fornito alcun tipo di dettaglio ma si era sottoposta in ospedale ad accertamenti medici per stabilire la violenza sessuale.
Una vicenda ritirata fuori dal settimanale tedesco Der Spiegel qualche settimana fa a cui Ronaldo aveva risposto con un video messaggio: “Fake. Fake news. E’ normale che le persone vogliano farsi pubblicità con il mio nome. Vogliono diventare famose. Io sono felice e tutto va bene”, le sue parole.
Successivamente l’avvocato del campione, Christian Schertz, aveva minacciato di querele: “E’ una clamorosa violazione dei diritti personali del mio cliente”.
Ma cosa sarebbe successo? La Mayorga sostiene che quella sera era andata insieme a un’amica al Rain, un celebre night club di Las Vegas, dove aveva incontrato Ronaldo.
La stella del calcio mondiale l’aveva invitata nella sua suite insieme ad altre persone per ammirare il panorama della Strip e fare un bagno nella vasca idromassaggio.
Mentre la donna si stava cambiando, CR7 si sarebbe tolto i vestiti e avrebbe preteso del sesso orale. Al suo rifiuto, il portoghese l’avrebbe violentata.
La portavoce della polizia locale, Aden Ocampo Gomez, ha spiegato che con un’indagine in corso nessun altro dettaglio verrà fornito nell’immediato futuro. Insomma, bocche cucite.
Intanto però, nonostante l’accordo di riservatezza firmato in passato, la Mayorga si è ritenuta ora dispensata dal restare in silenzio, convinta dai suoi nuovi legali e ispirata dal movimento #Metoo.