Covid, terapie intensive al collasso in Svezia: “A Stoccolma occupati il 99% dei posti letto”
Covid, in Svezia le terapie intensive sono al collasso: “A Stoccolma occupazione al 99%”
Terapie intensive al collasso in Svezia e in particolar modo a Stoccolma, dove l’occupazione avrebbe raggiunto la soglia del 99% a causa della seconda ondata di Covid. Lo dichiarano alcuni media svedesi, da The Local Sweden a Svenska Dagbladet, secondo cui lo scorso mercoledì 9 dicembre nei reparti di terapia intensiva della regione vi erano 83 pazienti Covid-19, in lieve calo rispetto agli 89 di martedì 8, giorno in cui si è sfiorata la saturazione dei posti letto. In totale, infatti, i posti in terapia intensiva della regione sono circa 160: più della metà, come detto, sono occupati da pazienti Covid ai quali vanno aggiunti anche i pazienti “ordinari”. Ecco perché la situazione è praticamente al collasso.
“Abbiamo bisogno di aiuto” ha dichiarato Björn Eriksson, direttore sanitario regionale, chiedendo l’invio di personale medico dalle altre regioni visto che il personale sanitario di Stoccolma è ormai allo stremo a causa del sovraccarico di lavoro. Dopo aver gestito la prima ondata di Covid-19 senza ricorrere al lockdown, da circa un mese la Svezia sta facendo i conti con un imprevisto forte aumento dei contagi. Già dalla fine di novembre, il Governo ha introdotto nuove restrizioni, vietando la vendita di alcolici dopo le ore 22 e abbassando da 50 a 8 il numero massimo di persone che possono incontrarsi in pubblico (ad eccezione dei funerali, in occasione dei quali si può arrivare a 20 persone). Negozi, bar e ristoranti, peraltro, restano aperti come al solito e l’obbligo di mascherina vige solo negli ospedali.
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