Il premier del Lussemburgo Bettel è positivo al Covid: ha partecipato al Consiglio Ue con Draghi
Il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel, è risultato positivo alla Covid-19, nonostante sia stato vaccinato con una prima dose di AstraZeneca, e si trova attualmente in auto-isolamento.
La notizia, annunciata ieri dall’ufficio del premier, arriva a due giorni dal Consiglio europeo di Bruxelles a cui Bettel ha partecipato insieme agli altri capi di Stato e di governo dell’Unione europea, compreso il Presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Secondo il portale Politico, che cita un funzionario del Consiglio Ue, il governo lussemburghese ha fatto sapere che nessuno degli altri leader presenti al vertice figura tra i “contatti stretti” del premier, viste le precauzioni osservate durante il summit come il ricorso alle mascherine e il rispetto delle misure di distanziamento sociale.
Insomma, nessuno degli altri presidenti e primi ministri presenti il 24 e 25 giugno a Bruxelles sarebbe al momento a rischio di contagio. Bettel era risultato inizialmente positivo a un test rapido, seguito poi da un tampone molecolare, anch’esso con esito positivo. Intanto, come riporta il quotidiano locale Luxemburger Wort, il 48enne avrebbe già manifestato lievi sintomi, tra cui febbre e mal di testa.
Il premier lussemburghese, che resterà isolato per almeno 10 giorni e continuerà a lavorare da casa, aveva ricevuto all’inizio di maggio una prima dose del vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca. Secondo l’emittente radiofonica locale RTL, il richiamo di Bettel era previsto giovedì 1 luglio.
#Geimpft. De Moien krut ech di éischt Dosis géint de #Covid19. Merci dem Personal am Impfzenter, wou alles perfekt geklappt huet. D’Impfung ass déi beschte Méiglechkeet, wéi mir d’Kris kënnen all zesummen hannert eis loossen. pic.twitter.com/7N3e7XUUNF
— Xavier Bettel (@Xavier_Bettel) May 6, 2021
Bettel ha svolto un ruolo importante al Consiglio europeo della scorsa settimana, testimoniando la propria personale lotta per essere accettato come persona omosessuale e criticando il primo ministro ungherese Viktor Orban per le misure discriminatorie adottate da Budapest, tra cui una recente legge che vieta “la rappresentazione e la promozione dell’identità di genere diversa dal sesso alla nascita, il cambio di sesso e l’omosessualità” ai minori di 18 anni, definita “una vergogna” dalla presidente della Commisione Ue, Ursula von der Leyen.