A Wuhan torna l’incubo lockdown: isolato un quartiere e chiuse le scuole
Torna il lockdown a Wuhan, anche se limitato a una sola area della città dove alla fine del 2019 furono registrati i primi casi accertati di Covid-19. Le autorità del capoluogo della provincia di Hubei, in Cina centrale, hanno disposto l’isolamento del quartiere di Zhuankou, all’interno della zona di sviluppo economico della città, dove negli ultimi giorni è stato segnalato il più importante focolaio di contagio da nuovo Coronavirus dal giugno del 2020, interamente riconducibile alla variante Delta.
Tutti gli 11 milioni di abitanti dovranno sottoporsi al tampone, mentre l’area isolata è stata classificata a medio-rischio epidemico e sette comunità residenziali di un’altra zona della città sono state messe in lockdown. Le scuole e gli istituti didattici della città hanno interrotto le lezioni in presenza e inasprito le misure di profilassi, accelerando la campagna vaccinale tra docenti e studenti.
Anche la metropolitana cittadina ha adottato nuove e più stringenti regole per contenere il contagio. Intanto, le autorità locali hanno avviato una campagna a tappeto di test per il Covid in tutta Wuhan, alla ricerca di possibili nuove infezioni. Il nuovo focolaio sviluppatosi nel capoluogo provinciale cinese ha infatti spaventato il governo cittadino, che non registrava nuovi casi da 14 mesi.
La risalita dei contagi a Wuhan
Ieri in città erano stati segnalati 7 casi di Covid-19 trasmessa a livello locale. Nelle ultime ore, secondo quanto annunciato oggi in conferenza stampa dal vice segretario generale del governo municipale Li Tao, il focolaio è arrivato a contare 6 contagi sintomatici e 8 asintomatici, ma nessun caso grave. Secondo le autorità locali, le infezioni segnalate nel capoluogo del Hubei sono riconducibili alla variante Delta e sono correlate a una serie di focolai registrati a Huai’an, nella provincia orientale cinese del Jiangsu. Almeno tre degli ultimi contagiati sono stati infettati dal nuovo ceppo virale.
Il nuovo focolaio di infezione di Wuhan è partito da un residente del quartiere di Zhuankou, che ha trasmesso il virus ad altre sei persone entrate a stretto contatto con quel che è considerato il paziente uno della ripresa dei casi in città. “L’intera comunità”, ha annunciato oggi in una nota la Commissione sanitaria municipale, “si trova ora in isolamento e l’area è stata designata a medio rischio epidemico”.
Secondo le autorità sanitarie locali, “anche altre sette comunità situate nei pressi del posto di lavoro del paziente infetto – un cantiere nel distretto Jingkai di Wuhan – sono state isolate”. “Tutti i residenti che vivono all’interno delle comunità residenziali saranno sottoposte a tampone molecolare”, si legge nella nota della Commissione cinese.
L’organismo ha anche invitato “tutte le scuole e le istituzioni didattiche a sospendere le lezioni in presenza e ad aumentare il monitoraggio sanitario dei campus e degli istituti, accelerando al contempo la vaccinazione di docenti e studenti”. Non solo: la metropolitana cittadina ha reintrodotto l’obbligo di indossare le mascherine, misurare la febbre prima di salire a bordo e controllare i codici sanitari. Inoltre, diverse stazioni vicino al quartiere di Zhuankou sono state temporaneamente chiuse.
Secondo i media locali, le metropolitane di Wuhan sono quasi vuote. La popolazione teme infatti che il focolaio, interamente riconducibile alla variante Delta, possa diventare incontrollabile. Qualcuno, come riporta il tabloid Global Times controllato da organi ufficiali del Partito comunista cinese, avrebbe già cominciato a fare scorta di beni di prima necessità. Secondo il quotidiano digitale cinese The Paper, i principali supermercati della città stanno accumulando scorte sugli scaffali per garantire una fornitura completa e prezzi stabili in caso di un inasprimento delle restrizioni.
Le aziende e le amministrazioni pubbliche hanno disposto la disinfezione degli edifici e dei luoghi di lavoro, in particolare i supermercati e i locali aperti al pubblico. Inoltre, secondo i media locali, le autorità hanno avviato una campagna di tamponi molecolari da eseguire nelle prossime 24 ore per tutti gli 11 milioni di cittadini di Wuhan.